Dentro l’officina poetica e retorica di Gabriele Frasca soddisfazione e vertigine si fondono e confondono, per i continui sconfinamenti culturali ai quali l’Autore costringe il proprio lettore. Per prevenire, almeno parzialmente, gli effetti combinati di entrambe, si isolano qui i lavori teatrali, senza tralasciare il teatrabile, magna pars, seppur non dichiarata, della produzione dell’infaticabile intellettuale. Artista prismatico e policentrico, Frasca è un raffinato manipolatore di materiali, un ri-creatore prodigioso e mai soddisfatto, un operatore, come Deleuze diceva di Carmelo Bene. L' artista performer, secondo la definizione di Jerzy Grotowski, non è un minus dell’attore, bensì un attore-poeta, che si esprime tramite le composizioni sceniche e che reinventa drammaturgicamente tanto la pagina quanto il modo di stare sulla scena e i suoi mezzi espressivi.
Vulcanici teatri / Teresa Megale. - STAMPA. - (2017), pp. 26-30.
Vulcanici teatri
Teresa Megale
2017
Abstract
Dentro l’officina poetica e retorica di Gabriele Frasca soddisfazione e vertigine si fondono e confondono, per i continui sconfinamenti culturali ai quali l’Autore costringe il proprio lettore. Per prevenire, almeno parzialmente, gli effetti combinati di entrambe, si isolano qui i lavori teatrali, senza tralasciare il teatrabile, magna pars, seppur non dichiarata, della produzione dell’infaticabile intellettuale. Artista prismatico e policentrico, Frasca è un raffinato manipolatore di materiali, un ri-creatore prodigioso e mai soddisfatto, un operatore, come Deleuze diceva di Carmelo Bene. L' artista performer, secondo la definizione di Jerzy Grotowski, non è un minus dell’attore, bensì un attore-poeta, che si esprime tramite le composizioni sceniche e che reinventa drammaturgicamente tanto la pagina quanto il modo di stare sulla scena e i suoi mezzi espressivi.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



