La complessa traumatologia dell’estremità prossimale del femore è, quando approcciata con tentativi di osteosintesi, sovente gravata da complicanze postoperatorie, quali vizi o ritardi di consolidazione, infezione del sito chirurgico e limitazione funzionale, che globalmente si manifestano nel 10-45% dei casi (1). Tutto ciò, e in associazione alla scarsa qualità dell’osso, alle comorbilità e all’instabilità post-traumatica del paziente che spesso concomitano, rende necessario il ricorso, almeno in casi selezionati e auspicabilmente in centri di riferimento, a strategie chirurgiche ricostruttive di salvataggio. Le protesi modulari rappresentano in chirurgia oncologica muscoloscheletrica la più diffusa e versatile procedura ricostruttiva dopo ampie resezioni di segmenti scheletrici. I risultati ottenuti in campo oncologico e le innovazioni tecnologiche, che hanno offerto una sempre più vasta gamma di soluzioni ricostruttive e una sempre crescente affidabilità e versatilità dei sistemi modulari, hanno fatto sì che negli anni recenti le indicazioni all’utilizzo delle megaprotesi si siano progressivamente espanse, sino ad abbracciare il trattamento di patologie non oncologiche, specialmente in caso di ampi difetti ossei associati a pregressi interventi per sostituzione protesica.
Anca - L’uso delle megaprotesi nei gravi traumi delle fratture di femore / Capanna R, De Gori M, Scoccianti G, Beltrami G, Totti F, Frenos F, Campanacci DA. - STAMPA. - (2018), pp. 118-122.
Anca - L’uso delle megaprotesi nei gravi traumi delle fratture di femore
Capanna R;Beltrami G;Totti F;Frenos F;Campanacci DA
2018
Abstract
La complessa traumatologia dell’estremità prossimale del femore è, quando approcciata con tentativi di osteosintesi, sovente gravata da complicanze postoperatorie, quali vizi o ritardi di consolidazione, infezione del sito chirurgico e limitazione funzionale, che globalmente si manifestano nel 10-45% dei casi (1). Tutto ciò, e in associazione alla scarsa qualità dell’osso, alle comorbilità e all’instabilità post-traumatica del paziente che spesso concomitano, rende necessario il ricorso, almeno in casi selezionati e auspicabilmente in centri di riferimento, a strategie chirurgiche ricostruttive di salvataggio. Le protesi modulari rappresentano in chirurgia oncologica muscoloscheletrica la più diffusa e versatile procedura ricostruttiva dopo ampie resezioni di segmenti scheletrici. I risultati ottenuti in campo oncologico e le innovazioni tecnologiche, che hanno offerto una sempre più vasta gamma di soluzioni ricostruttive e una sempre crescente affidabilità e versatilità dei sistemi modulari, hanno fatto sì che negli anni recenti le indicazioni all’utilizzo delle megaprotesi si siano progressivamente espanse, sino ad abbracciare il trattamento di patologie non oncologiche, specialmente in caso di ampi difetti ossei associati a pregressi interventi per sostituzione protesica.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.