Educare liberi da stereotipi di genere, attraverso i libri per l’infanzia

In Italia negli ultimi anni è in corso un vero e proprio fermento nell’editoria per l’infanzia e per ragazzi che vuole farsi volano di diffusione di nuovi modelli di genere, più aderenti ai mutamenti sociali che hanno coinvolto la vita femminile e maschile nell’ultimo mezzo secolo. Tra il 2011 e il 2014 sono nate case editrici (Settenove , Lo Stampatello ) e collane di libri per l’infanzia (“Sottosopra”, edizioni Giralangolo ), dedicate all’abbattimento degli stereotipi sessisti, alla promozione della cultura della parità, all’estirpazione delle radici culturali della violenza di genere, alla presentazione di nuovi modelli di famiglia e relazioni di coppia. Da un’indagine condotta da Biemmi emerge che uno degli ambiti tematici portanti di questa piccola grande rivoluzione culturale in atto è quello relativo alle professioni e ai mestieri. Nell’immaginario comune esistono mestieri “più adatti ai maschi” e mestieri “più adatti alle femmine”: questa credenza va a nutrire precocemente i sogni e i progetti per il futuro dei bambini e delle bambine, confinandoli entro binari definiti . La recente produzione editoriale per l’infanzia apre spiragli significati verso un ripensamento di questi rigido binarismo, proponendo accattivanti personaggi (sia femminili che maschili) ritratti alle prese con attività e mestieri poco frequentati dal proprio genere di appartenenza.