Il ritardato clampaggio [Delayed Cord Clamping (DCC] è una pratica clinica che prevede di procrastinare il clampaggio del cordone ombelicale dopo l’estrazione del feto per un periodo di tempo sufficiente a favorire il passaggio di una quota di sangue placentare dalla placenta al neonato, garantendo una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica. Tale pratica fu già auspicata dal Dr. Erasmus Darwin (1731–1802) che scrisse “Another thing very injurious to the child, is the cutting of the navel string too soon; which should always be left till the child has not repeatedly breathed …. As otherwise the child is much weaker than it ought to be, a portion of the blood being left in the placenta, which ought to have been in the child…”. Fino alla fine degli anni ’50 il DCC era ampiamente diffuso; con l’introduzione della gestione attiva del terzo stadio del travaglio, che include la somministrazione di ossitocina subito dopo la nascita, il clampaggio precoce del cordone e la trazione controllata della placenta durante il secondamento, il DCC scompare dalla pratica ostetrica quotidiana. La prima revisione sistematica della letteratura condotta da Mercer JS nel 2001 (1), comprensiva di 7 studi randomizzati controllati per un totale di 200 diadi madre/neonato, mise in evidenza che il clampaggio tardivo del cordone ombelicale si associava ad una maggior concentrazione di emoglobina e maggior ematocrito alla nascita, migliori pressioni arteriose e maggior volume ematico circolante, miglior adattamento cardio-respiratorio alla nascita e minori giorni di ventilazione ed ossigeno-dipendenza, nonché una minor necessità trasfusionale. La conclusione di tale studio fu che il DCC avesse dei vantaggi senza evidenti rischi, sia nei neonati a termine che pretermine. Nel 2006 l’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) ha escluso il clampaggio immediato del cordone ombelicale dalla gestione attiva del terzo stadio del travaglio.

Raccomandazioni italiane per la gestione del clampaggio ed il milking del cordone ombelicale nel neonato a termine e pretermine / MARIAROSARIA DI TOMMASO; ANTONELLA CINOTTI; SIMONE PRATESI. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1-66.

Raccomandazioni italiane per la gestione del clampaggio ed il milking del cordone ombelicale nel neonato a termine e pretermine

MARIAROSARIA DI TOMMASO;ANTONELLA CINOTTI;SIMONE PRATESI
2017

Abstract

Il ritardato clampaggio [Delayed Cord Clamping (DCC] è una pratica clinica che prevede di procrastinare il clampaggio del cordone ombelicale dopo l’estrazione del feto per un periodo di tempo sufficiente a favorire il passaggio di una quota di sangue placentare dalla placenta al neonato, garantendo una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica. Tale pratica fu già auspicata dal Dr. Erasmus Darwin (1731–1802) che scrisse “Another thing very injurious to the child, is the cutting of the navel string too soon; which should always be left till the child has not repeatedly breathed …. As otherwise the child is much weaker than it ought to be, a portion of the blood being left in the placenta, which ought to have been in the child…”. Fino alla fine degli anni ’50 il DCC era ampiamente diffuso; con l’introduzione della gestione attiva del terzo stadio del travaglio, che include la somministrazione di ossitocina subito dopo la nascita, il clampaggio precoce del cordone e la trazione controllata della placenta durante il secondamento, il DCC scompare dalla pratica ostetrica quotidiana. La prima revisione sistematica della letteratura condotta da Mercer JS nel 2001 (1), comprensiva di 7 studi randomizzati controllati per un totale di 200 diadi madre/neonato, mise in evidenza che il clampaggio tardivo del cordone ombelicale si associava ad una maggior concentrazione di emoglobina e maggior ematocrito alla nascita, migliori pressioni arteriose e maggior volume ematico circolante, miglior adattamento cardio-respiratorio alla nascita e minori giorni di ventilazione ed ossigeno-dipendenza, nonché una minor necessità trasfusionale. La conclusione di tale studio fu che il DCC avesse dei vantaggi senza evidenti rischi, sia nei neonati a termine che pretermine. Nel 2006 l’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) ha escluso il clampaggio immediato del cordone ombelicale dalla gestione attiva del terzo stadio del travaglio.
2017
Raccomandazioni italiane per la gestione del clampaggio ed il milking del cordone ombelicale nel neonato a termine e pretermine
1
66
MARIAROSARIA DI TOMMASO; ANTONELLA CINOTTI; SIMONE PRATESI
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Clampaggio - raccomandazione 4 2016.pdf

Accesso chiuso

Descrizione: Raccomandazioni
Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 1.36 MB
Formato Adobe PDF
1.36 MB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1186475
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact