Il settore medicale è un campo altamente complesso e avanzato dove l’essere umano e le sue esigenze psicofisiche assumono una posizione centrale, e oggigiorno è divenuto di grande interesse per la comunità scientifica la questione dei problemi inerenti ai rischi e ai danni in ambienti sanitari, in relazione all’aumentata complessità delle cure ospedaliere, la degenza domiciliare e la maggiore attesa da parte della popolazione riguardo l’efficacia delle cure mediche. Il design, quale pratica nata per rispondere mediante la creazione di prodotti,sistemi e servizi alle necessità delle persone, rappresenta un fattore innovativo-strategico in grado di elevare la qualità dei prodotti e la loro usabilità, proponendo nuovi comportati e suggerendo nuovi stili di vita. Porre gli utenti al centro durante i processi di innovazione è parte essenziale del design e dei metodi dello Human-Centered design (HCD) con la finalità e la necessità di soddisfare i bisogni degli utenti finali e di tener di conto dei loro connotati fisiologici, culturali e sociali, delle loro preferenze estetiche e delle loro abilità tecnico operative nel determinare la forma dei prodotti che essi utilizzano. Il settore del design, oggi è chiamato a dare il suo contributo, utilizzando strategie e metodi di innovazione propri, al fine di individuare e scorgere scenari possibili futuri e possibili soluzioni di prodotti, servizi e sistemi innovativi, con la finalità di trovare soluzioni che facilitino e migliorino l’assistenza sanitaria e l’Home Care. I Dispositivi Medici (DM) che evidenzino carenze progettuali possono causare errori di utilizzo e generare eventi avversi. L’attuale tendenza a trattare il paziente in “homecare” comporta l’impiego di DM da parte di operatori laici (come per esempio i caregiver) o comunque non esperti. Tuttavia anche professionisti esperti commettono errori. Un design ottimizzato deve consentire l'uso sicuro ed efficace del dispositivo fornendo un’immediata e corretta interazione. Questi spunti sono stati colti ed arricchiti nello sviluppo del ventilatore polmonare ad uso domiciliare Aura, rivelatosi essere un’opportunità unica per creare un nuovo rapporto tra utente e DM stesso. Il progetto nasce dal bisogno di rendere questo DM moderno, intelligente e semplice rispetto a quanto presente sul mercato oggi. Osservate le esigenze degli utilizzatori in relazione alle diverse apparecchiature durante il loro effettivo funzionamento, nella fase di "progettazione e sviluppo" sono stati considerati i fattori umani per porli in relazione con le esigenze delle diverse fasi del ciclo di vita. Si tratta ovviamente di un lavoro complesso e, per alcuni tratti, presenta ancora delle criticità. Il caso specifico vuole presentare la metodologia seguita ed i risultati concretizzati nel processo di design del ventilatore polmonare grazie all’approccio intrinsecamente multidisciplinare adottato. Si trattata di una escalation che parte dall’esame normativo per poi passare alla predisposizione/raccolta/analisi di questionari di feedback, all’audit presso unità di strutture sanitarie e sul territorio, alla ponderazione e stesura del brief di progetto. La task analysis ed il questionario sottoposto al personale sanitario, ai pazienti e ai caregivers hanno evidenziato i punti di forza dei DM in commercio ma anche i loro limiti, determinando così le aree di intervento. Nello specifico sono stati interessati cinque punti chiave: morfologia, human-machine interface, trasportabilità, esigenze di monitoraggio e di sicurezza. Aura favorisce intrinsecamente l'uso corretto, riduce la probabilità di errori e offre un elevato livello di usabilità. Le scelte progettuali selezionate mirano a migliorare l’impatto sulla condizione di vita del paziente, sotto l’aspetto emotivo e funzionale, e le condizioni operative del personale sanitario/caregiver. Si mostrerà infine come sia stato possibile incrementare l'efficienza del ventilatore polmonare ad uso domiciliare Aura e la soddisfazione degli utenti prevedendo la possibilità di correggere eventuali errori, e di attenuare le conseguenze negative quando gli errori non possono essere evitati.
Il design per la sanità / Mattia Pistolesi. - STAMPA. - (2016), pp. 234-244.
Il design per la sanità
Mattia Pistolesi
2016
Abstract
Il settore medicale è un campo altamente complesso e avanzato dove l’essere umano e le sue esigenze psicofisiche assumono una posizione centrale, e oggigiorno è divenuto di grande interesse per la comunità scientifica la questione dei problemi inerenti ai rischi e ai danni in ambienti sanitari, in relazione all’aumentata complessità delle cure ospedaliere, la degenza domiciliare e la maggiore attesa da parte della popolazione riguardo l’efficacia delle cure mediche. Il design, quale pratica nata per rispondere mediante la creazione di prodotti,sistemi e servizi alle necessità delle persone, rappresenta un fattore innovativo-strategico in grado di elevare la qualità dei prodotti e la loro usabilità, proponendo nuovi comportati e suggerendo nuovi stili di vita. Porre gli utenti al centro durante i processi di innovazione è parte essenziale del design e dei metodi dello Human-Centered design (HCD) con la finalità e la necessità di soddisfare i bisogni degli utenti finali e di tener di conto dei loro connotati fisiologici, culturali e sociali, delle loro preferenze estetiche e delle loro abilità tecnico operative nel determinare la forma dei prodotti che essi utilizzano. Il settore del design, oggi è chiamato a dare il suo contributo, utilizzando strategie e metodi di innovazione propri, al fine di individuare e scorgere scenari possibili futuri e possibili soluzioni di prodotti, servizi e sistemi innovativi, con la finalità di trovare soluzioni che facilitino e migliorino l’assistenza sanitaria e l’Home Care. I Dispositivi Medici (DM) che evidenzino carenze progettuali possono causare errori di utilizzo e generare eventi avversi. L’attuale tendenza a trattare il paziente in “homecare” comporta l’impiego di DM da parte di operatori laici (come per esempio i caregiver) o comunque non esperti. Tuttavia anche professionisti esperti commettono errori. Un design ottimizzato deve consentire l'uso sicuro ed efficace del dispositivo fornendo un’immediata e corretta interazione. Questi spunti sono stati colti ed arricchiti nello sviluppo del ventilatore polmonare ad uso domiciliare Aura, rivelatosi essere un’opportunità unica per creare un nuovo rapporto tra utente e DM stesso. Il progetto nasce dal bisogno di rendere questo DM moderno, intelligente e semplice rispetto a quanto presente sul mercato oggi. Osservate le esigenze degli utilizzatori in relazione alle diverse apparecchiature durante il loro effettivo funzionamento, nella fase di "progettazione e sviluppo" sono stati considerati i fattori umani per porli in relazione con le esigenze delle diverse fasi del ciclo di vita. Si tratta ovviamente di un lavoro complesso e, per alcuni tratti, presenta ancora delle criticità. Il caso specifico vuole presentare la metodologia seguita ed i risultati concretizzati nel processo di design del ventilatore polmonare grazie all’approccio intrinsecamente multidisciplinare adottato. Si trattata di una escalation che parte dall’esame normativo per poi passare alla predisposizione/raccolta/analisi di questionari di feedback, all’audit presso unità di strutture sanitarie e sul territorio, alla ponderazione e stesura del brief di progetto. La task analysis ed il questionario sottoposto al personale sanitario, ai pazienti e ai caregivers hanno evidenziato i punti di forza dei DM in commercio ma anche i loro limiti, determinando così le aree di intervento. Nello specifico sono stati interessati cinque punti chiave: morfologia, human-machine interface, trasportabilità, esigenze di monitoraggio e di sicurezza. Aura favorisce intrinsecamente l'uso corretto, riduce la probabilità di errori e offre un elevato livello di usabilità. Le scelte progettuali selezionate mirano a migliorare l’impatto sulla condizione di vita del paziente, sotto l’aspetto emotivo e funzionale, e le condizioni operative del personale sanitario/caregiver. Si mostrerà infine come sia stato possibile incrementare l'efficienza del ventilatore polmonare ad uso domiciliare Aura e la soddisfazione degli utenti prevedendo la possibilità di correggere eventuali errori, e di attenuare le conseguenze negative quando gli errori non possono essere evitati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il Design per la sanità_Mattia Pistolesi.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
711.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
711.75 kB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.