Pubblicazione della statua naoforo Museo Nazionale Romano inv. 77284, scoperta probabilmente a Roma. Essa proveniva originariamente da Sais e risale all'inizio dell'epoca tolemaica. Il naos, contenente una immagine della dea Neith, e il pilastro dorsale sono incisi con iscrizioni che portano i titoli e il nome del proprietario e della sua famiglia: Hereferneith, i cui genitori erano Padihorresnet e Tesnakht. La statua conserva anche il nome di suo figlio, Ankh-Psammetik che dedicò la statua. Alcune particolarità riguardano l'iconografia e le iscrizioni. Per quanto riguarda l'iconografia, è interessante constatare che il naos è sorretto sulla punta delle dita che afferrano una barra laterale. Per quanto riguarda l'iscrizione si notano alcune particolarità grafiche; i titoli e la prospografia contengono pure caratteristiche degne di nota. Publication of the standing naophorus statue Museo Nazionale Romano inv. 77284 discovered probably in Rome. It comes originally from Sais and dates to the beginning of the Ptolemaic Period. The naos, with a figure of the goddess Neith, and the back pillar are carved with inscriptions bearing the titles and the name of the owner and his family: Hereferneith, whose parents were Padihorresnet and Tesnakht. The statue gives also the name of his son, Ankh-Psammetich, who dedicated the statue. Some interesting features concern both the iconography and the inscriptions. As for the iconography it is remarkable that the shrine is hold by the fingertips through a small bar at both sides of the shrine. As for the inscription we note some graphic particularities in addition to other features concerning the titles and the prosopography.

Une statue naophore au Museo Nazionale Romano (inv. 77284) / Federico Contardi. - STAMPA. - (2020), pp. 11-30.

Une statue naophore au Museo Nazionale Romano (inv. 77284)

Federico Contardi
2020

Abstract

Pubblicazione della statua naoforo Museo Nazionale Romano inv. 77284, scoperta probabilmente a Roma. Essa proveniva originariamente da Sais e risale all'inizio dell'epoca tolemaica. Il naos, contenente una immagine della dea Neith, e il pilastro dorsale sono incisi con iscrizioni che portano i titoli e il nome del proprietario e della sua famiglia: Hereferneith, i cui genitori erano Padihorresnet e Tesnakht. La statua conserva anche il nome di suo figlio, Ankh-Psammetik che dedicò la statua. Alcune particolarità riguardano l'iconografia e le iscrizioni. Per quanto riguarda l'iconografia, è interessante constatare che il naos è sorretto sulla punta delle dita che afferrano una barra laterale. Per quanto riguarda l'iscrizione si notano alcune particolarità grafiche; i titoli e la prospografia contengono pure caratteristiche degne di nota. Publication of the standing naophorus statue Museo Nazionale Romano inv. 77284 discovered probably in Rome. It comes originally from Sais and dates to the beginning of the Ptolemaic Period. The naos, with a figure of the goddess Neith, and the back pillar are carved with inscriptions bearing the titles and the name of the owner and his family: Hereferneith, whose parents were Padihorresnet and Tesnakht. The statue gives also the name of his son, Ankh-Psammetich, who dedicated the statue. Some interesting features concern both the iconography and the inscriptions. As for the iconography it is remarkable that the shrine is hold by the fingertips through a small bar at both sides of the shrine. As for the inscription we note some graphic particularities in addition to other features concerning the titles and the prosopography.
2020
978-3-96327-094-9
Ein Kundiger, der in die Gottesworte eingedrungen ist. Festschrift für den Ägyptologen Karl Jansen-Winkeln zum 65. Geburtstag
11
30
Federico Contardi
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