L’uso dell’intelligenza artificiale nel contesto del diritto tributario è oggi al centro di un ampio dibattito. Da un lato, se ne auspica un più massiccio impiego per meglio dominare l’accresciuta quantità di informazioni che ogni operatore ha a disposizione; dall’altro, si paventano i rischi per gli effetti della sostituzione della valutazione tipica dell’essere umano. Un fecondo ambito di riflessione riguarda gli impieghi dell’IA nel diritto tributario internazionale ed in particolare per l’applicazione delle clausole generali anti-abuso introdotte a livello internazionale ed interno: esse, infatti, sono per loro natura vaghe e richiedono un’interpretazione che difficilmente, allo stato, può essere garantita da un apparato meccanizzato. La questione è vieppiù complicata dalla natura pubblicistica del rapporto tributario, ciò che impone la possibilità di ricostruire, anche tramite la motivazione, l’iter argomentativo sia dell’amministrazione che del giudice per non pregiudicare il diritto di difesa del contribuente: una situazione che difficilmente pare poter essere garantita tramite un algoritmo. In questo senso, si auspica un ruolo solo ausiliario dell’intelligenza artificiale, a sostegno di attività che devono in ultima analisi rimanere responsabilità dell’operatore umano / The use of artificial intelligence in tax law is a topic of discussion today. On the one hand, a larger use of AI is advocated to increase control of the huge amount of information at the disposal of the tax authorities; on the other hand, risks are envisaged in relation to the replacing of the human assessment. A fruitful field of research is the application of AI to international tax law and in particular to general anti-abuse clauses (at international and domestic level). GAARs are by nature vague and require an interpretation that can hardly be guaranteed at present by a mechanized apparatus. The issue is increasingly complicated by the public nature of the tax relationship, which requires the possibility to reconstruct, also through the motivation, the argumentative process of both the administration and the judge to preserve the right of defense of the taxpayer. Such situation hardly seems to be guaranteed by an algorithm. In this sense, the author envisages that AI will play a merely auxiliary role, to support activities that must ultimately remain responsibility of the human operator

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NORME ANTIABUSO: IL RUOLO DEI SISTEMI “INTELLIGENTI” TRA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE / stefano dorigo. - STAMPA. - (2020), pp. 121-141.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NORME ANTIABUSO: IL RUOLO DEI SISTEMI “INTELLIGENTI” TRA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE

stefano dorigo
2020

Abstract

L’uso dell’intelligenza artificiale nel contesto del diritto tributario è oggi al centro di un ampio dibattito. Da un lato, se ne auspica un più massiccio impiego per meglio dominare l’accresciuta quantità di informazioni che ogni operatore ha a disposizione; dall’altro, si paventano i rischi per gli effetti della sostituzione della valutazione tipica dell’essere umano. Un fecondo ambito di riflessione riguarda gli impieghi dell’IA nel diritto tributario internazionale ed in particolare per l’applicazione delle clausole generali anti-abuso introdotte a livello internazionale ed interno: esse, infatti, sono per loro natura vaghe e richiedono un’interpretazione che difficilmente, allo stato, può essere garantita da un apparato meccanizzato. La questione è vieppiù complicata dalla natura pubblicistica del rapporto tributario, ciò che impone la possibilità di ricostruire, anche tramite la motivazione, l’iter argomentativo sia dell’amministrazione che del giudice per non pregiudicare il diritto di difesa del contribuente: una situazione che difficilmente pare poter essere garantita tramite un algoritmo. In questo senso, si auspica un ruolo solo ausiliario dell’intelligenza artificiale, a sostegno di attività che devono in ultima analisi rimanere responsabilità dell’operatore umano / The use of artificial intelligence in tax law is a topic of discussion today. On the one hand, a larger use of AI is advocated to increase control of the huge amount of information at the disposal of the tax authorities; on the other hand, risks are envisaged in relation to the replacing of the human assessment. A fruitful field of research is the application of AI to international tax law and in particular to general anti-abuse clauses (at international and domestic level). GAARs are by nature vague and require an interpretation that can hardly be guaranteed at present by a mechanized apparatus. The issue is increasingly complicated by the public nature of the tax relationship, which requires the possibility to reconstruct, also through the motivation, the argumentative process of both the administration and the judge to preserve the right of defense of the taxpayer. Such situation hardly seems to be guaranteed by an algorithm. In this sense, the author envisages that AI will play a merely auxiliary role, to support activities that must ultimately remain responsibility of the human operator
2020
978-88-3379-166-1
Il ragionamento giuridico nell'era dell'intelligenza artificiale
121
141
stefano dorigo
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