Nella Sicilia dei secoli XVI e XVII siciliano, toscano, spagnolo e latino interferiscono con modalità differenti in diacronia, diamesia, diafasia e diastratia: le analisi condotte su tipologie testuali diverse, lungo questo arco temporale, hanno messo in evidenza dinamiche di contatto e di convivenza tra i codici complesse e articolate. I testi prodotti nell’isola mostrano un grado di toscanizzazione ben avanzato e testimoniano un processo di italianizzazione della lingua decisamente evidente che emerge in modo chiaro anche dall’analisi delle Annotazioni al Compendio del Signor Massimo Troiano tratto dalle Osservazioni della Lingua Castigliana del Signor Giovanni Miranda di Argisto Giuffredi del 1601, una compilazione metalinguistica plurilingue incentrata sull’osservazione contrastiva dell’italiano e del castigliano. Nell'articolo si fanno alcune osservazioni sulle regole di Giuffredi che precisano o correggono quelle di Troiano in chiave toscanista e qualcuna anche sulla lingua dell’autore stesso. In questo modo si potranno dimostrare la coerenza e l’omogeneità delle scelte di Giuffredi rispetto ai suoi modelli normativi – in nessun luogo egli sembra tradire il suo atteggiamento di piena condivisione delle teorie bembiane, anche se interpretate secondo la chiave di lettura più moderna di Varchi – e la compiuta toscanizzazione della veste linguistica del testo.

Osservazioni sul toscano nelle Annotazioni di Argisto Giuffredi / Stefania Iannizzotto. - STAMPA. - (2018), pp. 563-573.

Osservazioni sul toscano nelle Annotazioni di Argisto Giuffredi

Stefania Iannizzotto
2018

Abstract

Nella Sicilia dei secoli XVI e XVII siciliano, toscano, spagnolo e latino interferiscono con modalità differenti in diacronia, diamesia, diafasia e diastratia: le analisi condotte su tipologie testuali diverse, lungo questo arco temporale, hanno messo in evidenza dinamiche di contatto e di convivenza tra i codici complesse e articolate. I testi prodotti nell’isola mostrano un grado di toscanizzazione ben avanzato e testimoniano un processo di italianizzazione della lingua decisamente evidente che emerge in modo chiaro anche dall’analisi delle Annotazioni al Compendio del Signor Massimo Troiano tratto dalle Osservazioni della Lingua Castigliana del Signor Giovanni Miranda di Argisto Giuffredi del 1601, una compilazione metalinguistica plurilingue incentrata sull’osservazione contrastiva dell’italiano e del castigliano. Nell'articolo si fanno alcune osservazioni sulle regole di Giuffredi che precisano o correggono quelle di Troiano in chiave toscanista e qualcuna anche sulla lingua dell’autore stesso. In questo modo si potranno dimostrare la coerenza e l’omogeneità delle scelte di Giuffredi rispetto ai suoi modelli normativi – in nessun luogo egli sembra tradire il suo atteggiamento di piena condivisione delle teorie bembiane, anche se interpretate secondo la chiave di lettura più moderna di Varchi – e la compiuta toscanizzazione della veste linguistica del testo.
2018
“Acciò che il nostro dire sia ben chiaro”. Scritti per Nicoletta Maraschio
563
573
Stefania Iannizzotto
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