La toscanizzazione linguistica a partire dal Cinquecento ha comportato un rinnovamento nel panorama delle diverse aree geolinguistiche italiane, con la penetrazione via via sempre più intensa del tosco-fiorentino tanto nell’ambito letterario quanto negli ambiti comunicativi o amministrativi prima occupati dai volgari o dal latino. Tale processo ha accomunato al resto della penisola anche la Sicilia, dove il toscano si viene definitivamente imponendo come lingua della documentazione ufficiale e della cultura, principalmente letteraria. La figura più rilevante della letteratura in volgare in Sicilia alla metà del Cinquecento è Paolo Caggio, la sua opera costituisce un punto fermo per l’affermazione nell’isola di una solida prosa di base toscana, come anche di una poesia impostata sul modello del Petrarca volgare. Caggio riesca a riproporre nell’Iconomica, la sua opera più importante, un modello linguistico toscano estremamente articolato e sostanziato da espressioni che si avvicinano all’uso e testimoniano una padronanza del codice espressivo non limitata a sporadiche acquisizioni lessicali. Dall’analisi dell’Iconomica emerge infatti una forte componente toscana sul piano fonetico, morfosintattico, lessicale, stilistico e della testualità. L'articolo propone una rassegna di fenomeni ricchi di spessore connotativo che concorrono a dare al testo una veste ampiamente toscanizzata.

Osservazioni sul toscano nell’Iconomica di Paolo Caggio / Stefania Iannizzotto. - STAMPA. - (2018), pp. 419-432.

Osservazioni sul toscano nell’Iconomica di Paolo Caggio

Stefania Iannizzotto
2018

Abstract

La toscanizzazione linguistica a partire dal Cinquecento ha comportato un rinnovamento nel panorama delle diverse aree geolinguistiche italiane, con la penetrazione via via sempre più intensa del tosco-fiorentino tanto nell’ambito letterario quanto negli ambiti comunicativi o amministrativi prima occupati dai volgari o dal latino. Tale processo ha accomunato al resto della penisola anche la Sicilia, dove il toscano si viene definitivamente imponendo come lingua della documentazione ufficiale e della cultura, principalmente letteraria. La figura più rilevante della letteratura in volgare in Sicilia alla metà del Cinquecento è Paolo Caggio, la sua opera costituisce un punto fermo per l’affermazione nell’isola di una solida prosa di base toscana, come anche di una poesia impostata sul modello del Petrarca volgare. Caggio riesca a riproporre nell’Iconomica, la sua opera più importante, un modello linguistico toscano estremamente articolato e sostanziato da espressioni che si avvicinano all’uso e testimoniano una padronanza del codice espressivo non limitata a sporadiche acquisizioni lessicali. Dall’analisi dell’Iconomica emerge infatti una forte componente toscana sul piano fonetico, morfosintattico, lessicale, stilistico e della testualità. L'articolo propone una rassegna di fenomeni ricchi di spessore connotativo che concorrono a dare al testo una veste ampiamente toscanizzata.
2018
- Osservazioni sul toscano nell’Iconomica di Paolo Caggio, in «Que ben devetz conoisser la plus fina». Per Margherita Spampinato
419
432
Stefania Iannizzotto
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