Il contributo si focalizza sugli “Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela” (1619) del gesuita Nicolas Caussin, esaminando più specificamente alcune sezioni del libro I “De veteri eloquentia”. In tale contesto, si trova una rassegna dei più illustri oratori greci e romani che o-re l’opportunità di valutare il metodo adottato dall’autore nel selezionare, classificare e interpretare le testimonianze antiche prestando particolare attenzione alla storiografia. Oltre all’uso di un criterio cronologico, al riconoscimento dell’autorità e del primato stilistico di Cicerone e alla ripresa di indicazioni dal suo Brutus, la sezione dell’opera di Caussin sugli oratori romani rivela la sua capacità di comprendere il ruolo complessivamente giocato dall’eloquenza nel sistema politico dell’antica Roma, e d’altro lato il suo interesse per la figura e l’opera dello storico Sallustio. Concentrandosi su quest’ultimo aspetto, la seconda parte del contributo sottolinea come includendo nel libro XIII degli “Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela”, il testo della contio attribuita da Sallustio al generale Gaio Mario, Caussin lo corredava di note di commento non circoscritte agli aspetti retorici del discorso. In particolare, si può notare come la sua prospettiva gesuita abbia influenzato la sua immagine del generale Mario quale cittadino virtuoso, in grado inoltre di incarnare valori ispirati ad una sapienza di ascendenza senecana e alla prospettiva cristiana. In questo senso, le glosse apposte da Caussin alla contio attribuita da Sallustio a Gaio Mario, appaiono ben diverse da quelle composte mezzo secolo prima da Remigio Nannini, che aveva incluso lo stesso testo nelle sue “Orationi militari” valorizzandone il significato in chiave politico-sociale. - This paper focusses on the Jesuit Nicholas Caussin’s "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" (1619), with a particular analysis of "De veteri eloquentia" Book I. In this context we find a gallery of the most illustrious Greek and Roman orators which offers the opportunity to evaluate the author’s method of selecting, classifying and understanding the ancient texts with a marked attention to historiography. In addition to the use of a chronological order, an acknowledgment of Cicero’s authority and stylistic supremacy along with citations from his ‘Brutus’, Caussin’s section regarding Roman orators shows his ability to understand the role of eloquence in the overall political context of ancient Rome, as well as his interest in the figure and works of Sallust. Focalizing on this latter aspect, the second part of the paper underlines how by including the text of the contio, attributed by Sallust to the general Gaius Marius, in Book XIII of his "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" Caussin added glosses not limited to the rhetorical aspects of the speech. In particular we see how his point of view as a Jesuit contributes to his vision of the general Marius, as a virtuous citizen also embodying values relating to a wisdom of Senecan ascendancy and to a Christian perspective. In this sense, Caussin’s glosses on the contio attributed by Sallust to Gaius Marius appear quite different from those composed a half century earlier by Remigio Nannini, who included the same text in his "Orationi militari" highlighting its social-political significance.

Oratoria e storiografia romana negli "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" (1619) di Nicolas Caussin / Mastrorosa Ida Gilda. - STAMPA. - (2020), pp. 193-210.

Oratoria e storiografia romana negli "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" (1619) di Nicolas Caussin

Mastrorosa Ida Gilda
2020

Abstract

Il contributo si focalizza sugli “Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela” (1619) del gesuita Nicolas Caussin, esaminando più specificamente alcune sezioni del libro I “De veteri eloquentia”. In tale contesto, si trova una rassegna dei più illustri oratori greci e romani che o-re l’opportunità di valutare il metodo adottato dall’autore nel selezionare, classificare e interpretare le testimonianze antiche prestando particolare attenzione alla storiografia. Oltre all’uso di un criterio cronologico, al riconoscimento dell’autorità e del primato stilistico di Cicerone e alla ripresa di indicazioni dal suo Brutus, la sezione dell’opera di Caussin sugli oratori romani rivela la sua capacità di comprendere il ruolo complessivamente giocato dall’eloquenza nel sistema politico dell’antica Roma, e d’altro lato il suo interesse per la figura e l’opera dello storico Sallustio. Concentrandosi su quest’ultimo aspetto, la seconda parte del contributo sottolinea come includendo nel libro XIII degli “Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela”, il testo della contio attribuita da Sallustio al generale Gaio Mario, Caussin lo corredava di note di commento non circoscritte agli aspetti retorici del discorso. In particolare, si può notare come la sua prospettiva gesuita abbia influenzato la sua immagine del generale Mario quale cittadino virtuoso, in grado inoltre di incarnare valori ispirati ad una sapienza di ascendenza senecana e alla prospettiva cristiana. In questo senso, le glosse apposte da Caussin alla contio attribuita da Sallustio a Gaio Mario, appaiono ben diverse da quelle composte mezzo secolo prima da Remigio Nannini, che aveva incluso lo stesso testo nelle sue “Orationi militari” valorizzandone il significato in chiave politico-sociale. - This paper focusses on the Jesuit Nicholas Caussin’s "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" (1619), with a particular analysis of "De veteri eloquentia" Book I. In this context we find a gallery of the most illustrious Greek and Roman orators which offers the opportunity to evaluate the author’s method of selecting, classifying and understanding the ancient texts with a marked attention to historiography. In addition to the use of a chronological order, an acknowledgment of Cicero’s authority and stylistic supremacy along with citations from his ‘Brutus’, Caussin’s section regarding Roman orators shows his ability to understand the role of eloquence in the overall political context of ancient Rome, as well as his interest in the figure and works of Sallust. Focalizing on this latter aspect, the second part of the paper underlines how by including the text of the contio, attributed by Sallust to the general Gaius Marius, in Book XIII of his "Eloquentiae Sacrae et Humanae Parallela" Caussin added glosses not limited to the rhetorical aspects of the speech. In particular we see how his point of view as a Jesuit contributes to his vision of the general Marius, as a virtuous citizen also embodying values relating to a wisdom of Senecan ascendancy and to a Christian perspective. In this sense, Caussin’s glosses on the contio attributed by Sallust to Gaius Marius appear quite different from those composed a half century earlier by Remigio Nannini, who included the same text in his "Orationi militari" highlighting its social-political significance.
2020
978-989-26-1917-0
Conciones ex historicis excerptae: Nuevos estudios sobre las antologías de discursos historiográficos
193
210
Goal 4: Quality education
Mastrorosa Ida Gilda
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