Attraverso il caso di Enzo Bonaventura, psicologo dell'università di Firenze colpito dalle leggi razziali, espatriato nella Palestina mandataria e tragicamente morto nel 1948, si fa risaltare lo scarto fra la storia dimenticata e una storia costellata di false notizie costruita sopratutto dopo la caduta del fascismo ed a lungo creduta. Si va a guardare a cosa comportò il processo di fascistizzazione nelle università del quale fecero parte anche le funeste disposizioni per la cosiddetta difesa della razza, e al comportamento dell'ambiente accademico.
L’emigrazione degli psicologi ebrei dopo il 1938: “false notizie” e minimizzazioni. Il caso di Enzo Bonaventura / Patrizia Guarnieri. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 103-117. [10.20366/unimib/razzaeistruzione/932m-gw02]
L’emigrazione degli psicologi ebrei dopo il 1938: “false notizie” e minimizzazioni. Il caso di Enzo Bonaventura
Patrizia Guarnieri
2021
Abstract
Attraverso il caso di Enzo Bonaventura, psicologo dell'università di Firenze colpito dalle leggi razziali, espatriato nella Palestina mandataria e tragicamente morto nel 1948, si fa risaltare lo scarto fra la storia dimenticata e una storia costellata di false notizie costruita sopratutto dopo la caduta del fascismo ed a lungo creduta. Si va a guardare a cosa comportò il processo di fascistizzazione nelle università del quale fecero parte anche le funeste disposizioni per la cosiddetta difesa della razza, e al comportamento dell'ambiente accademico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.