In questa nota ci interessiamo della struttura architettonica-geometrica dell’Universo Dantesco. L’argomento non è ozioso, in quanto cercare di capire di come Dante immaginava il mondo ultraterreno ci può aiutare a capire meglio sia la Divina Commedia che la cosmologia medievale. Iniziamo a trattare l’Inferno in cui si parte dalla disputa fra Manetti e Vellutello che fu occasione per le celeberrime lezioni di Galileo sull’argomento e di come queste lezioni abbiano potuto influire sulle future ricerche di Galileo. Tratteremo velocemente del Purgatorio per concentrare la nostra attenzione sul Paradiso, in quanto proprio in questa cantica si concentra maggiormente la visione morale del cosmo Dantesco. Si fa notare che la raffigurazione comunemente accettata del Paradiso non corrisponde a quella usuale ed unitaria del Medio Evo Cristiano: vi è la raffigurazione di un cosmo che ruota intorno alla Terra che ha al suo centro Lucifero e che è sostanzialmente separato da Dio circondato dai cori angelici. Un ardito tentativo proposto di dare una raffigurazione unitaria è quello basato sulla geometria non euclidea. Proposta sicuramente con molto fascino ma che ha insita l’incongruenza di supporre che Dante potesse aver intuito una branca della Matematica molto difficile e molto poco intuitiva, ben mezzo millennio prima della sua assiomatizzazione. Un aspetto però da non trascurare è che l’approccio non-euclideo è connesso ad un aspetto geometrico-proiettivo molto suggestivo ed intuitivo, e questo sì alla portata di Dante. Infatti la proiezione stereografica era già nota all’epoca di Ipparco di Nicea e comunemente usata in cartografia. Sicuramente era uno strumento utilizzato all’epoca delle repubbliche marinare e, quasi sicuramente, conosciuto da Dante. In un prossimo lavoro si cercherà di combinare queste osservazioni preliminari per proporre un modello di Paradiso compatibile con la visione cosmologica morale medievale, con i versi della Divina Commedia e con le conoscenze matematiche di Dante.

La Geometria dell’Inferno Dantesco / Vincenzo Vespri. - STAMPA. - (2020), pp. 127-156.

La Geometria dell’Inferno Dantesco

Vincenzo Vespri
2020

Abstract

In questa nota ci interessiamo della struttura architettonica-geometrica dell’Universo Dantesco. L’argomento non è ozioso, in quanto cercare di capire di come Dante immaginava il mondo ultraterreno ci può aiutare a capire meglio sia la Divina Commedia che la cosmologia medievale. Iniziamo a trattare l’Inferno in cui si parte dalla disputa fra Manetti e Vellutello che fu occasione per le celeberrime lezioni di Galileo sull’argomento e di come queste lezioni abbiano potuto influire sulle future ricerche di Galileo. Tratteremo velocemente del Purgatorio per concentrare la nostra attenzione sul Paradiso, in quanto proprio in questa cantica si concentra maggiormente la visione morale del cosmo Dantesco. Si fa notare che la raffigurazione comunemente accettata del Paradiso non corrisponde a quella usuale ed unitaria del Medio Evo Cristiano: vi è la raffigurazione di un cosmo che ruota intorno alla Terra che ha al suo centro Lucifero e che è sostanzialmente separato da Dio circondato dai cori angelici. Un ardito tentativo proposto di dare una raffigurazione unitaria è quello basato sulla geometria non euclidea. Proposta sicuramente con molto fascino ma che ha insita l’incongruenza di supporre che Dante potesse aver intuito una branca della Matematica molto difficile e molto poco intuitiva, ben mezzo millennio prima della sua assiomatizzazione. Un aspetto però da non trascurare è che l’approccio non-euclideo è connesso ad un aspetto geometrico-proiettivo molto suggestivo ed intuitivo, e questo sì alla portata di Dante. Infatti la proiezione stereografica era già nota all’epoca di Ipparco di Nicea e comunemente usata in cartografia. Sicuramente era uno strumento utilizzato all’epoca delle repubbliche marinare e, quasi sicuramente, conosciuto da Dante. In un prossimo lavoro si cercherà di combinare queste osservazioni preliminari per proporre un modello di Paradiso compatibile con la visione cosmologica morale medievale, con i versi della Divina Commedia e con le conoscenze matematiche di Dante.
2020
978-9978-77-493-9
Entre epigonos y autoinspeccion. Actas del II Congreso Andino de Estudios sobre Dante Alighieri 22-24 de octubre de 2018
127
156
Goal 4: Quality education
Vincenzo Vespri
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