«Trento non è come Trieste». Percorsi di formazione della nuova psichiatria

L’indagine mette a confronto situazioni e modelli diversi di cambiamento nell’area Nordest – quello radicale contro il manicomio a Gorizia e Trieste, e quello riformista della psichiatria di settore a Trento e Bolzano –, rilevando anche la specificità normative nelle province autonome prima della legge 180. Nel ricostruire i complessi percorsi di formazione dei protagonisti, le tracce riconducono a ritroso sempre a Padova, da cui erano passati Basaglia, Barison e molti dei loro collaboratori. Da Padova in qualche modo ripartono poi altri percorsi, dalla nuova facoltà di Psicologia dove insegnarono Barison e Ferlini, quando quell’ateneo (e la Sapienza di Roma, dove andò a insegnare Jervis), fu il primo in Italia a istituire la laurea in psicologia, negli stessi anni della lotta alle istituzioni totali. Dopo aver ricevuto una formazione improntata alla neurologia e all’approccio bio-farmacologico e dopo le travagliate esperienze pratiche nelle istituzioni ospedaliere e nei servizi, negli anni settanta questi psichiatri trasmettevano un sapere di tipo psicodinamico e antideterministico, e ancora una volta si distinguevano dalla linea prevalente nella psicologia accademica, come già nella psichiatria accademica.