Conosco Herbert Kronke dal 1989. All’epoca vivevo in Germania e prestavo servizio come wissenschaftlicher Mitarbeiter presso la cattedra del prof. Wolfgang Grunsky nell’Università di Bielefeld. Mi ricordo della prima volta che vidi il nuovo professore arrivato da Trier. Visitava con piglio risoluto la biblioteca, accompagnato dalla assistente di facoltà, che gli mostrava il patrimonio librario e i servizi bibliotecari. Conservo un caro ricordo, poi, del rapido instaurarsi del nostro rapporto di cordiale amicizia e delle simpatiche serate trascorse con lui e sua moglie Angela presso la sua abitazione, vicino alla “stazione lunare”, come ero solito chiamare l’enorme edificio in cui è raccolta l’Università di Bielefeld. Fin dall’inizio mi colpì di Herbert la sua capacità di scolpire tratti di fondo della vita italiana e tedesca, adottando di volta in volta il punto di vista dell’altra cultura. Da allora i nostri contatti, pur intervallati dal trascorrere di anni, si sono ripetuti stabilmente. Devo all’amicizia di Herbert, nel suo ruolo di segretario generale dell’Associazione per gli scambi culturali tra giuristi italiani e tedeschi, l’invito a tenere la mia prima relazione congressuale in lingua tedesca al convegno di Bamberg del 1997, sulla riforma del processo civile italiano del 1990. Oltre che in occasione di successivi convegni dell’Associazione dei giuristi italo-tedesca, non sono mancati incontri a Roma, nel periodo in cui egli ha rivestito la carica di segretario generale di UNIDROIT, e presso l’Università di Heidelberg, dove egli ha svolto il suo magistero dopo gli anni trascorsi a Bielefeld. Sono stato lieto che egli mi abbia coinvolto nell’organizzazione del simposio per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Wolfgang Grunsky, alla fine di gennaio del 2016. La presenza di Herbert Kronke aleggia infine nella maggiore impresa in cui sono impegnato in questi ultimi anni: il progetto congiunto tra ELI e UNIDROIT volto a redigere European Rules of Civil Procedure. Infatti, Herbert ha seguito e curato da vicino, come segretario generale di UNIDROIT, il progetto che ha costituito base di partenza e fonte di prima ispirazione delle regole europee di diritto processuale civile: i Principles of Transnational Civil Procedure, approvati da ALI e UNIDROIT nel 2004. Ad Herbert dedico con affetto questo contributo, che scrivo in lingua italiana, pur essendo consapevole che ciò diminuirà il numero dei miei potenziali lettori nel quadro degli Scritti in suo onore. D’altra parte, nei colloqui con lui, abbiamo sempre parlato in lingua italiana, poiché la sua perfetta padronanza della mia lingua madre mi faceva apparire quasi innaturale il tentare di incanalare la conversazione in tedesco. Fra gli aspetti che colpiscono nella rigogliosa attività scientifica di Herbert Kronke, vi è la costante attenzione riservata ai temi di diritto processuale e, più in generale, alla risoluzione delle controversie in campo internazionale1. Spero pertanto che possa incontrare il suo interesse un breve contributo in tema di tutela degli interessi collettivi nel processo civile, con particolare riferimento a: a) la bozza di direttiva dell’Unione europea sulle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori, nel testo risultante dalla risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 26 marzo 2019, che contiene una nutrita serie di emendamenti alla proposta varata dalla Commissione europea, nell’aprile del 2018, nel quadro del cosiddetto New Deal per i consumatori; b) il predetto progetto congiunto tra ELI e UNIDROIT sulle regole europee di diritto processuale civile.

Nuovi strumenti processuali europei di tutela collettiva / Remo Caponi. - STAMPA. - (2020), pp. 743-752.

Nuovi strumenti processuali europei di tutela collettiva

Remo Caponi
2020

Abstract

Conosco Herbert Kronke dal 1989. All’epoca vivevo in Germania e prestavo servizio come wissenschaftlicher Mitarbeiter presso la cattedra del prof. Wolfgang Grunsky nell’Università di Bielefeld. Mi ricordo della prima volta che vidi il nuovo professore arrivato da Trier. Visitava con piglio risoluto la biblioteca, accompagnato dalla assistente di facoltà, che gli mostrava il patrimonio librario e i servizi bibliotecari. Conservo un caro ricordo, poi, del rapido instaurarsi del nostro rapporto di cordiale amicizia e delle simpatiche serate trascorse con lui e sua moglie Angela presso la sua abitazione, vicino alla “stazione lunare”, come ero solito chiamare l’enorme edificio in cui è raccolta l’Università di Bielefeld. Fin dall’inizio mi colpì di Herbert la sua capacità di scolpire tratti di fondo della vita italiana e tedesca, adottando di volta in volta il punto di vista dell’altra cultura. Da allora i nostri contatti, pur intervallati dal trascorrere di anni, si sono ripetuti stabilmente. Devo all’amicizia di Herbert, nel suo ruolo di segretario generale dell’Associazione per gli scambi culturali tra giuristi italiani e tedeschi, l’invito a tenere la mia prima relazione congressuale in lingua tedesca al convegno di Bamberg del 1997, sulla riforma del processo civile italiano del 1990. Oltre che in occasione di successivi convegni dell’Associazione dei giuristi italo-tedesca, non sono mancati incontri a Roma, nel periodo in cui egli ha rivestito la carica di segretario generale di UNIDROIT, e presso l’Università di Heidelberg, dove egli ha svolto il suo magistero dopo gli anni trascorsi a Bielefeld. Sono stato lieto che egli mi abbia coinvolto nell’organizzazione del simposio per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Wolfgang Grunsky, alla fine di gennaio del 2016. La presenza di Herbert Kronke aleggia infine nella maggiore impresa in cui sono impegnato in questi ultimi anni: il progetto congiunto tra ELI e UNIDROIT volto a redigere European Rules of Civil Procedure. Infatti, Herbert ha seguito e curato da vicino, come segretario generale di UNIDROIT, il progetto che ha costituito base di partenza e fonte di prima ispirazione delle regole europee di diritto processuale civile: i Principles of Transnational Civil Procedure, approvati da ALI e UNIDROIT nel 2004. Ad Herbert dedico con affetto questo contributo, che scrivo in lingua italiana, pur essendo consapevole che ciò diminuirà il numero dei miei potenziali lettori nel quadro degli Scritti in suo onore. D’altra parte, nei colloqui con lui, abbiamo sempre parlato in lingua italiana, poiché la sua perfetta padronanza della mia lingua madre mi faceva apparire quasi innaturale il tentare di incanalare la conversazione in tedesco. Fra gli aspetti che colpiscono nella rigogliosa attività scientifica di Herbert Kronke, vi è la costante attenzione riservata ai temi di diritto processuale e, più in generale, alla risoluzione delle controversie in campo internazionale1. Spero pertanto che possa incontrare il suo interesse un breve contributo in tema di tutela degli interessi collettivi nel processo civile, con particolare riferimento a: a) la bozza di direttiva dell’Unione europea sulle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori, nel testo risultante dalla risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 26 marzo 2019, che contiene una nutrita serie di emendamenti alla proposta varata dalla Commissione europea, nell’aprile del 2018, nel quadro del cosiddetto New Deal per i consumatori; b) il predetto progetto congiunto tra ELI e UNIDROIT sulle regole europee di diritto processuale civile.
2020
9783769412277
National, International, Transnational Harmonischer Dreiklang im Recht
743
752
Remo Caponi
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