La presente tesi di dottorato si pone l’ambizioso obiettivo di proporre il paradigma della comunicazione generativa come modello per rafforzare lo sviluppo dell’agricoltura – intesa nella sua accezione multifunzionale – in una logica di innovazione che sia in grado di far dialogare e interagire le direttive promosse a livello europeo, la ricerca scientifica e i bisogni di cui ciascuno specifico territorio è portatore. Per raggiungere questo scopo, il primo capitolo chiarisce cosa si intenda oggi per agricoltura multifunzionale sia attraverso l’analisi delle principali politiche agricole europee degli ultimi trenta anni, che tramite una riflessione sulla specifica letteratura scientifica di riferimento. L’attenzione è posta prevalentemente su tre parole chiave: multifunzionalità, sostenibilità e innovazione. Come vedremo, le politiche europee più recenti cercano di favorire processi innovativi in campo agricolo, al fine di renderlo un settore sempre più competitivo, prevedendo azioni mirate per favorire la progettazione dell’innovazione, ad esempio grazie a partenariati che tentano di creare sinergie tra gli imprenditori agricoli e il mondo della ricerca scientifica. Tuttavia, rimane il quesito: il mondo dell’Università è pronto a farsi carico di questa necessità di cambiamento? Per cercare di dare una risposta, il secondo capitolo è dedicato all’evoluzione del ruolo dell’istituzione universitaria rispetto alla società contemporanea, cercando di definire nel dettaglio i termini “Terza Missione” e “trasferimento tecnologico”, evidenziandone i limiti e le maggiori criticità soprattutto in agricoltura. Per capire come comunicare l’innovazione nel modo più efficace possibile, il terzo capitolo propone l’analisi di una serie di strumenti proposti dalla Commissione Europea (partenariati, network, reti etc.), evidenziandone i punti di forza e le criticità. Gli strumenti esaminati rappresentano un passo in avanti rispetto a quelli disponibili solo pochi anni fa, ma risultano ancora insufficienti per proporre un cambiamento che rinnovi radicalmente il sistema della comunicazione dell’innovazione, come vedremo nei casi di studio proposti: un’indagine svolta coinvolgendo i Gruppi Operativi in Toscana e uno studio sul network ERIAFF, promosso dalla Regione Toscana. Il quarto capitolo si pone, quindi, l’obiettivo di definire alcuni aspetti del paradigma della comunicazione generativa che possono risultare estremamente utili per l’auspicata innovazione di sistema, partendo dalla pianificazione di strategie di community building e dall’ascolto e dal coinvolgimento dei portatori di interessi locali. Oltre ad annunciare questi aspetti, la tesi descriverà due sperimentazioni in cui la metodologia generativa è stata effettivamente messa in atto: l’applicazione del paradigma generativo per la comunicazione interna ed esterna di quattro Gruppi Operativi, finanziati dalla Regione Toscana nel PSR 2014-2020; la progettazione delle azioni di Informazione, sensibilizzazione e comunicazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN). Nel capitolo conclusivo si tirano le fila delle diverse argomentazioni che si sviluppano all’interno del presente elaborato, sottolineando come, per promuovere un’innovazione di sistema in agricoltura, ci sia bisogno di un nuovo paradigma comunicativo che permetta a ciascun attore coinvolto nei processi di innovazione – imprenditori, ricercatori, istituzioni ma anche cittadini – di ricoprire un ruolo attivo nella condivisione delle proprie conoscenze e competenze, andando verso una co-progettazione dell’innovazione che nasca in risposta ai bisogni del territorio di cui è espressione e in cui la ricerca scientifica abbia un ruolo strategico. Il paradigma generativo è capace di fornire un modello in grado di favorire i processi comunicativi generativi di conoscenza funzionali a rafforzare l’agricoltura e la sua relazione con i diversi settori con i quali è intrinsecamente collegata (salute, ambiente, territorio etc.), dando vita a un’innovazione sistemica a livello socioeconomico e culturale. È in questa prospettiva che l’agricoltura può costituire una matrice di sviluppo per l’innovazione di un intero sistema socioeconomico e produttivo, grazie alla capacità di attivare relazioni infinite con settori diversi come l’ambiente, la salute, il territorio, il paesaggio e la cultura, esprimendo a pieno la sua natura multifunzionale.

Terza Missione, innovazione e comunicazione in agricoltura. Il modello generativo per facilitare la progettazione transdisciplinare e rafforzare la relazione tra ricerca e stakeholder / Viola Davini. - (2020).

Terza Missione, innovazione e comunicazione in agricoltura. Il modello generativo per facilitare la progettazione transdisciplinare e rafforzare la relazione tra ricerca e stakeholder

Viola Davini
2020

Abstract

La presente tesi di dottorato si pone l’ambizioso obiettivo di proporre il paradigma della comunicazione generativa come modello per rafforzare lo sviluppo dell’agricoltura – intesa nella sua accezione multifunzionale – in una logica di innovazione che sia in grado di far dialogare e interagire le direttive promosse a livello europeo, la ricerca scientifica e i bisogni di cui ciascuno specifico territorio è portatore. Per raggiungere questo scopo, il primo capitolo chiarisce cosa si intenda oggi per agricoltura multifunzionale sia attraverso l’analisi delle principali politiche agricole europee degli ultimi trenta anni, che tramite una riflessione sulla specifica letteratura scientifica di riferimento. L’attenzione è posta prevalentemente su tre parole chiave: multifunzionalità, sostenibilità e innovazione. Come vedremo, le politiche europee più recenti cercano di favorire processi innovativi in campo agricolo, al fine di renderlo un settore sempre più competitivo, prevedendo azioni mirate per favorire la progettazione dell’innovazione, ad esempio grazie a partenariati che tentano di creare sinergie tra gli imprenditori agricoli e il mondo della ricerca scientifica. Tuttavia, rimane il quesito: il mondo dell’Università è pronto a farsi carico di questa necessità di cambiamento? Per cercare di dare una risposta, il secondo capitolo è dedicato all’evoluzione del ruolo dell’istituzione universitaria rispetto alla società contemporanea, cercando di definire nel dettaglio i termini “Terza Missione” e “trasferimento tecnologico”, evidenziandone i limiti e le maggiori criticità soprattutto in agricoltura. Per capire come comunicare l’innovazione nel modo più efficace possibile, il terzo capitolo propone l’analisi di una serie di strumenti proposti dalla Commissione Europea (partenariati, network, reti etc.), evidenziandone i punti di forza e le criticità. Gli strumenti esaminati rappresentano un passo in avanti rispetto a quelli disponibili solo pochi anni fa, ma risultano ancora insufficienti per proporre un cambiamento che rinnovi radicalmente il sistema della comunicazione dell’innovazione, come vedremo nei casi di studio proposti: un’indagine svolta coinvolgendo i Gruppi Operativi in Toscana e uno studio sul network ERIAFF, promosso dalla Regione Toscana. Il quarto capitolo si pone, quindi, l’obiettivo di definire alcuni aspetti del paradigma della comunicazione generativa che possono risultare estremamente utili per l’auspicata innovazione di sistema, partendo dalla pianificazione di strategie di community building e dall’ascolto e dal coinvolgimento dei portatori di interessi locali. Oltre ad annunciare questi aspetti, la tesi descriverà due sperimentazioni in cui la metodologia generativa è stata effettivamente messa in atto: l’applicazione del paradigma generativo per la comunicazione interna ed esterna di quattro Gruppi Operativi, finanziati dalla Regione Toscana nel PSR 2014-2020; la progettazione delle azioni di Informazione, sensibilizzazione e comunicazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN). Nel capitolo conclusivo si tirano le fila delle diverse argomentazioni che si sviluppano all’interno del presente elaborato, sottolineando come, per promuovere un’innovazione di sistema in agricoltura, ci sia bisogno di un nuovo paradigma comunicativo che permetta a ciascun attore coinvolto nei processi di innovazione – imprenditori, ricercatori, istituzioni ma anche cittadini – di ricoprire un ruolo attivo nella condivisione delle proprie conoscenze e competenze, andando verso una co-progettazione dell’innovazione che nasca in risposta ai bisogni del territorio di cui è espressione e in cui la ricerca scientifica abbia un ruolo strategico. Il paradigma generativo è capace di fornire un modello in grado di favorire i processi comunicativi generativi di conoscenza funzionali a rafforzare l’agricoltura e la sua relazione con i diversi settori con i quali è intrinsecamente collegata (salute, ambiente, territorio etc.), dando vita a un’innovazione sistemica a livello socioeconomico e culturale. È in questa prospettiva che l’agricoltura può costituire una matrice di sviluppo per l’innovazione di un intero sistema socioeconomico e produttivo, grazie alla capacità di attivare relazioni infinite con settori diversi come l’ambiente, la salute, il territorio, il paesaggio e la cultura, esprimendo a pieno la sua natura multifunzionale.
2020
Luca Toschi
ITALIA
Goal 9: Industry, Innovation, and Infrastructure
Goal 11: Sustainable cities and communities
Goal 17: Partnerships for the goals
Viola Davini
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Descrizione: versione definitiva con firme nel frontespizio
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1226762
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