Il paesaggio archeologico nel versante occidentale del Mugello a partire dal Paleolitico fino all’età del Bronzo è un tema rilevante ma raramente affrontato. Un approccio di tipo territoriale può permettere di leggere in modo diacronico un’area particolarmente ricca di tracce dell’uomo già dalla Preistoria. Nell’ampio segmento cronologico preso in esame la descrizione geografica così come l’analisi dell’assetto geomorfologico e delle risorse ambientali caratterizzanti il comparto mugellano occidentale costituiscono una sfida significativa per risalire allo stato originale dei luoghi e allo sviluppo del loro popolamento. Le informazioni disponibili provengono da ritrovamenti sporadici, per la maggior parte frutto di raccolte di superficie, e soltanto le campagne di scavo, condotte rispettivamente presso il sito di Bilancino e quello di Marroneta Tonda, forniscono dati stratigrafici. L’impiego di una cartografia tematica (Fig. 49), derivata dalla Carta delle numerose presenze archeologiche oggi attestate, diviene uno strumento chiave anche per lo studio e la comprensione delle strategie di popolamento e la loro evoluzione.
Una lettura del paesaggio archeologico nel Mugello occidentale: dalla Preistoria all’età del Bronzo / Alessandro Nocentini. - STAMPA. - (2020), pp. 211-221.
Una lettura del paesaggio archeologico nel Mugello occidentale: dalla Preistoria all’età del Bronzo
Alessandro Nocentini
2020
Abstract
Il paesaggio archeologico nel versante occidentale del Mugello a partire dal Paleolitico fino all’età del Bronzo è un tema rilevante ma raramente affrontato. Un approccio di tipo territoriale può permettere di leggere in modo diacronico un’area particolarmente ricca di tracce dell’uomo già dalla Preistoria. Nell’ampio segmento cronologico preso in esame la descrizione geografica così come l’analisi dell’assetto geomorfologico e delle risorse ambientali caratterizzanti il comparto mugellano occidentale costituiscono una sfida significativa per risalire allo stato originale dei luoghi e allo sviluppo del loro popolamento. Le informazioni disponibili provengono da ritrovamenti sporadici, per la maggior parte frutto di raccolte di superficie, e soltanto le campagne di scavo, condotte rispettivamente presso il sito di Bilancino e quello di Marroneta Tonda, forniscono dati stratigrafici. L’impiego di una cartografia tematica (Fig. 49), derivata dalla Carta delle numerose presenze archeologiche oggi attestate, diviene uno strumento chiave anche per lo studio e la comprensione delle strategie di popolamento e la loro evoluzione.File | Dimensione | Formato | |
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