Il contributo esplora il modo in cui la dialettica tra spazio oggettivo (house) e spazio soggettivo (home) si modula. Una relazione problematica che traduce in tutta la sua concretezza una polarità più ampia, quella tra la condizione, individuale e condivisa, dell’abitare e l’autonomia della spazialità stessa: lo spazio perimetrale e occupabile (room) e lo spazio in sé (space). Da una parte è tematizzato Il tentativo di superare la nozione materiale di house a vantaggio di un’idea immateriale e tecnologica di home (Baudrillard, Banham), dall'altra è indagata la prospettiva opposta, lo spazio dell'abitare come spazio rituale, come emerge nella performance The House with Ocean View (2002) di Marina Abramovic.
Home, House / A. Mecacci. - STAMPA. - (2020), pp. 226-232.
Home, House
A. Mecacci
2020
Abstract
Il contributo esplora il modo in cui la dialettica tra spazio oggettivo (house) e spazio soggettivo (home) si modula. Una relazione problematica che traduce in tutta la sua concretezza una polarità più ampia, quella tra la condizione, individuale e condivisa, dell’abitare e l’autonomia della spazialità stessa: lo spazio perimetrale e occupabile (room) e lo spazio in sé (space). Da una parte è tematizzato Il tentativo di superare la nozione materiale di house a vantaggio di un’idea immateriale e tecnologica di home (Baudrillard, Banham), dall'altra è indagata la prospettiva opposta, lo spazio dell'abitare come spazio rituale, come emerge nella performance The House with Ocean View (2002) di Marina Abramovic.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.