Introduzione: Nei paesi occidentali, l'eterogeneità linguistica nelle classi, specialmente nelle scuole dell’infanzia e primarie, sta diventando sempre più prevalente, sfidando i sistemi educativi ad adattare in modo flessibile le loro pratiche di insegnamento e i curricula. Le abilità di alfabetizzazione emergente sono precursori del successivo successo scolastico. Studi precedenti hanno indagato l’importanza predittiva delle abilità notazionali, in quanto precursori dello sviluppo tipico e atipico della scrittura e lettura convenzionali, ed identificato l'efficacia di interventi scolastici per migliorarle nei bambini monolingui. Tuttavia, questi risultati non possono essere generalizzati ai bambini bilingui prescolari. Gli ambienti di apprendimento multilingue richiedono una ricerca specifica. Il presente studio ha avuto l’obiettivo di indagare l'efficacia di 2 diversi interventi scolastici sulla competenza notazionale dei bambini bilingui in età prescolare e dei loro coetanei monolingui, controllando il loro background linguistico e lo status socio-economico. Metodo: Un totale di 132 bambini (90 monolingui; 42 bilingui) di età compresa tra i quattro e i cinque anni (M-età= 4.55; 49% maschi) sono stati reclutati da 19 classi di 5 scuole dell’infanzia. I dati sono stati raccolti in due tempi: prima e dopo gli interventi, somministrando compiti di competenze notazionali. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a 2 gruppi che corrispondevano a 2 diversi interventi focalizzati sulla notazione: (1) un intervento basato sulle attività scolastiche generali (n=47); (2) un intervento mirato sulle abilità notazionali di 9 mesi (n=85). Risultati: Per verificare l’efficacia degli interventi entro i gruppi (bilingui e monolingui) è stato usato il test di Wilcoxon. I risultati mostrano che per entrambi i gruppi, solo chi ha svolto i due interventi mirati ha ottenuto un livello significativamente più alto di competenza notazionale. Usando un'ANOVA con metodi robusti, è stato osservato che solamente con l'intervento mirato di 9 mesi, la differenza di base tra i bilingui e i loro coetanei monolingui è stata annullata. Conclusioni: Questo studio dimostra che programmi scolastici mirati possono apportare benefici ai bambini appartenenti a minoranze linguistiche sostenendo la loro competenza nozionale emergente. I risultati hanno implicazioni significative per l'avanzamento della conoscenza teorica e l'applicazione diretta per la politica di educazione bilingue.

Alfabetizzazione emergente nei bambini bilingui: uno studio di potenziamento della abilità notazionali / Oriana Incognito; Giulia Vettori. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 8-9. (Intervento presentato al convegno GIORNATE CLASTA – XI EDIZIONE).

Alfabetizzazione emergente nei bambini bilingui: uno studio di potenziamento della abilità notazionali

Oriana Incognito
;
Giulia Vettori
2021

Abstract

Introduzione: Nei paesi occidentali, l'eterogeneità linguistica nelle classi, specialmente nelle scuole dell’infanzia e primarie, sta diventando sempre più prevalente, sfidando i sistemi educativi ad adattare in modo flessibile le loro pratiche di insegnamento e i curricula. Le abilità di alfabetizzazione emergente sono precursori del successivo successo scolastico. Studi precedenti hanno indagato l’importanza predittiva delle abilità notazionali, in quanto precursori dello sviluppo tipico e atipico della scrittura e lettura convenzionali, ed identificato l'efficacia di interventi scolastici per migliorarle nei bambini monolingui. Tuttavia, questi risultati non possono essere generalizzati ai bambini bilingui prescolari. Gli ambienti di apprendimento multilingue richiedono una ricerca specifica. Il presente studio ha avuto l’obiettivo di indagare l'efficacia di 2 diversi interventi scolastici sulla competenza notazionale dei bambini bilingui in età prescolare e dei loro coetanei monolingui, controllando il loro background linguistico e lo status socio-economico. Metodo: Un totale di 132 bambini (90 monolingui; 42 bilingui) di età compresa tra i quattro e i cinque anni (M-età= 4.55; 49% maschi) sono stati reclutati da 19 classi di 5 scuole dell’infanzia. I dati sono stati raccolti in due tempi: prima e dopo gli interventi, somministrando compiti di competenze notazionali. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a 2 gruppi che corrispondevano a 2 diversi interventi focalizzati sulla notazione: (1) un intervento basato sulle attività scolastiche generali (n=47); (2) un intervento mirato sulle abilità notazionali di 9 mesi (n=85). Risultati: Per verificare l’efficacia degli interventi entro i gruppi (bilingui e monolingui) è stato usato il test di Wilcoxon. I risultati mostrano che per entrambi i gruppi, solo chi ha svolto i due interventi mirati ha ottenuto un livello significativamente più alto di competenza notazionale. Usando un'ANOVA con metodi robusti, è stato osservato che solamente con l'intervento mirato di 9 mesi, la differenza di base tra i bilingui e i loro coetanei monolingui è stata annullata. Conclusioni: Questo studio dimostra che programmi scolastici mirati possono apportare benefici ai bambini appartenenti a minoranze linguistiche sostenendo la loro competenza nozionale emergente. I risultati hanno implicazioni significative per l'avanzamento della conoscenza teorica e l'applicazione diretta per la politica di educazione bilingue.
2021
GIORNATE CLASTA – XI EDIZIONE
GIORNATE CLASTA – XI EDIZIONE
Oriana Incognito; Giulia Vettori
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