In oltre un secolo di ricerche la Sicilia ha restituito numerose evidenze per quanto riguarda i resti fossili umani riferibili al Paleolitico e al Mesolitico. Si tratta sia di vere e proprie inumazioni sia di resti sporadici rinvenuti all’interno dei depositi archeologici. Per alcuni di questi resti, spesso frutto di ricerche non sistematiche avvenute all’inizio del secolo scorso per mano di non addetti ai lavori, è lecito supporre un’originaria appartenenza ad inumati le cui sepolture potrebbero aver subito rimaneggiamenti in antico o non siano state riconosciute come tali durante gli scavi. Per quanto concerne la pratica funeraria questa è documentata in Sicilia in alcuni siti distribuiti lungo la fascia settentrionale (dall’isola di Favignana al territorio di Messina). Le evidenze siciliane indicano, al pari di quelle coeve continentali italiane ed europee, una pratica simbolica piuttosto omogenea che in alcuni parametri principali (deposizione in fossa, sobrietà o assenza di corredi, ornamenti e ocra) mostra una certa continuità tra Paleolitico superiore e Mesolitico. Si osserva nel Mesolitico, oltre alla più tradizionale posizione distesa, una prevalenza della deposizione con gli arti, soprattutto quelli inferiori, molto flessi e iperflessi, anche con defunti in posizione rannicchiata; quest’ultimo tipo di deposizione non trova riscontro nella tradizione epigravettiana, né in ambito locale né peninsulare, mentre mostra assonanze con altri contesti mesolitici dell’Europa mediterranea centro-occidentale. Nell’ultimo ventennio, molti dei fossili umani paleo-mesolitici della Sicilia sono stati oggetto di nuovi studi mediante l’applicazione di un approccio interdisciplinare basato sulle più recenti metodiche archeometriche. Le analisi (analisi degli isotopi stabili, DNA), spesso associate ad una nuova campagna di datazione AMS sui fossili stessi o sui depositi che li contenevano, hanno permesso l’acquisizione di una gran mole di dati relativa agli aspetti biologici come la paleodieta e la paleogenomica. Queste informazioni unite allo studio dei fossili umani e a nuove ricerche stratigrafi che hanno arricchito notevolmente le conoscenze sui popoli cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici che abitarono l’isola. Archaeological researches carried out in Sicily for over a century have yielded numerous Upper Palaeolithic and Mesolithic human remains. These remains refer to both true burials and loose bones found within the archaeological deposits. Some of these loose remains could be originally belonged to burials which may have been reworked in antiquity or they could be referred to inhumations which have not been recognized as such during the unsystematic excavations carried out at the beginning of the last century. Regarding the funeral practice, this is attested in Sicily in some sites distributed along the northern side, from the island of Favignana to the district of Messina. Like the contemporary Italian and European continental funerary evidence, the Sicilian ones show a rather homogeneous symbolic practice that in some main parameters (deposition in a pit, scarcity or absence of grave goods, personal ornaments and ochre) reveal a certain continuity between the Upper Palaeolithic and the Mesolithic. In the Mesolithic, in addition to the traditional extended position, a prevalence of deposition with the limbs very fl exed or hyperfl exed, up to a crouched position, is observed. Th is kind of deposition is not documented in the Late Epigravettian tradition, either in the local or peninsular context, while it is attested in other Mesolithic contexts of the central-western Mediterranean. In the last twenty years, many of the Sicilian Paleo-Mesolithic human fossils have been undergo to new studies through the application of an interdisciplinary approach based on the most recent archaeometric methods. The analyses (stable isotopes analysis, aDNA), often associated with new AMS dating on the fossils themselves or on the deposits that contained them, have allowed the acquisition of a large amount of data relating to biological aspects such as paleo-diet and palaeogenomic. Th is information combined with the study of human remains and new stratigraphic research have enriched the knowledge on the Paleo-Mesolithic hunter-gatherer groups who inhabited the island.

Le sepolture e i resti umani del Paleolitico superiore e del Mesolitico ritrovati in Sicilia / Pier Francesco Fabbri; Domenico Lo Vetro. - STAMPA. - (2021), pp. 221-241.

Le sepolture e i resti umani del Paleolitico superiore e del Mesolitico ritrovati in Sicilia

Domenico Lo Vetro
2021

Abstract

In oltre un secolo di ricerche la Sicilia ha restituito numerose evidenze per quanto riguarda i resti fossili umani riferibili al Paleolitico e al Mesolitico. Si tratta sia di vere e proprie inumazioni sia di resti sporadici rinvenuti all’interno dei depositi archeologici. Per alcuni di questi resti, spesso frutto di ricerche non sistematiche avvenute all’inizio del secolo scorso per mano di non addetti ai lavori, è lecito supporre un’originaria appartenenza ad inumati le cui sepolture potrebbero aver subito rimaneggiamenti in antico o non siano state riconosciute come tali durante gli scavi. Per quanto concerne la pratica funeraria questa è documentata in Sicilia in alcuni siti distribuiti lungo la fascia settentrionale (dall’isola di Favignana al territorio di Messina). Le evidenze siciliane indicano, al pari di quelle coeve continentali italiane ed europee, una pratica simbolica piuttosto omogenea che in alcuni parametri principali (deposizione in fossa, sobrietà o assenza di corredi, ornamenti e ocra) mostra una certa continuità tra Paleolitico superiore e Mesolitico. Si osserva nel Mesolitico, oltre alla più tradizionale posizione distesa, una prevalenza della deposizione con gli arti, soprattutto quelli inferiori, molto flessi e iperflessi, anche con defunti in posizione rannicchiata; quest’ultimo tipo di deposizione non trova riscontro nella tradizione epigravettiana, né in ambito locale né peninsulare, mentre mostra assonanze con altri contesti mesolitici dell’Europa mediterranea centro-occidentale. Nell’ultimo ventennio, molti dei fossili umani paleo-mesolitici della Sicilia sono stati oggetto di nuovi studi mediante l’applicazione di un approccio interdisciplinare basato sulle più recenti metodiche archeometriche. Le analisi (analisi degli isotopi stabili, DNA), spesso associate ad una nuova campagna di datazione AMS sui fossili stessi o sui depositi che li contenevano, hanno permesso l’acquisizione di una gran mole di dati relativa agli aspetti biologici come la paleodieta e la paleogenomica. Queste informazioni unite allo studio dei fossili umani e a nuove ricerche stratigrafi che hanno arricchito notevolmente le conoscenze sui popoli cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici che abitarono l’isola. Archaeological researches carried out in Sicily for over a century have yielded numerous Upper Palaeolithic and Mesolithic human remains. These remains refer to both true burials and loose bones found within the archaeological deposits. Some of these loose remains could be originally belonged to burials which may have been reworked in antiquity or they could be referred to inhumations which have not been recognized as such during the unsystematic excavations carried out at the beginning of the last century. Regarding the funeral practice, this is attested in Sicily in some sites distributed along the northern side, from the island of Favignana to the district of Messina. Like the contemporary Italian and European continental funerary evidence, the Sicilian ones show a rather homogeneous symbolic practice that in some main parameters (deposition in a pit, scarcity or absence of grave goods, personal ornaments and ochre) reveal a certain continuity between the Upper Palaeolithic and the Mesolithic. In the Mesolithic, in addition to the traditional extended position, a prevalence of deposition with the limbs very fl exed or hyperfl exed, up to a crouched position, is observed. Th is kind of deposition is not documented in the Late Epigravettian tradition, either in the local or peninsular context, while it is attested in other Mesolithic contexts of the central-western Mediterranean. In the last twenty years, many of the Sicilian Paleo-Mesolithic human fossils have been undergo to new studies through the application of an interdisciplinary approach based on the most recent archaeometric methods. The analyses (stable isotopes analysis, aDNA), often associated with new AMS dating on the fossils themselves or on the deposits that contained them, have allowed the acquisition of a large amount of data relating to biological aspects such as paleo-diet and palaeogenomic. Th is information combined with the study of human remains and new stratigraphic research have enriched the knowledge on the Paleo-Mesolithic hunter-gatherer groups who inhabited the island.
2021
9791280445018
Una preziosa eredità. Scritti in ricordo di Arturo Palma di Cesnola
221
241
Pier Francesco Fabbri; Domenico Lo Vetro
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1238156
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