L’articolo si pone l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione del paradigma concettuale che fu creato dagli interpreti delle Scritture Sacre e dagli scrittori cristiani attraverso la smaterializzazione e l’introiezione di Gerusalemme, intesa sia come città fisica, sia come città celeste. Perciò il saggio ripercorre i testi di numerosi autori, da Cassiodoro, ad Agostino, da Giovanni Crisostomo fino a Niccolò da Osimo e John Bunyans. Quel paradigma concettuale fu utilizzato per erudire le coscienze cristiane tra l’Alto Medioevo e la prima Età Moderna trasponendo la fisicità del luogo dove aveva preso corpo il cristianesimo in un luogo dell’interiorità, dilatandone la semantica, rendendolo un simbolo e consentendone così la replicabilità materiale e immateriale. The article aims to contribute to the reconstruction of the conceptual paradigm that was created by the interpreters of Holy Scripture and Christian writers through the dematerialization and introjection of Jerusalem, understood both as a physical city and as a heavenly city. Therefore the essay retraces the texts of numerous authors, from Cassiodorus to Augustine, from John Chrysostom to Nicholas of Osimo and John Bunyans. That conceptual paradigm was used to erudite Christian consciences between the Early Middle Ages and the Early Modern Age, transposing the physicality of the place where Christianity took shape into a place of interiority, dilating its semantics, making it a symbol and thus allowing its material and immaterial replicability.
Lo spazio dell'anima/Lo spazio nell'anima: esempi del lessico concettuale dell'ascesi cristiana / Isabella Gagliardi. - STAMPA. - (2020), pp. 37-60.
Lo spazio dell'anima/Lo spazio nell'anima: esempi del lessico concettuale dell'ascesi cristiana
Isabella Gagliardi
2020
Abstract
L’articolo si pone l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione del paradigma concettuale che fu creato dagli interpreti delle Scritture Sacre e dagli scrittori cristiani attraverso la smaterializzazione e l’introiezione di Gerusalemme, intesa sia come città fisica, sia come città celeste. Perciò il saggio ripercorre i testi di numerosi autori, da Cassiodoro, ad Agostino, da Giovanni Crisostomo fino a Niccolò da Osimo e John Bunyans. Quel paradigma concettuale fu utilizzato per erudire le coscienze cristiane tra l’Alto Medioevo e la prima Età Moderna trasponendo la fisicità del luogo dove aveva preso corpo il cristianesimo in un luogo dell’interiorità, dilatandone la semantica, rendendolo un simbolo e consentendone così la replicabilità materiale e immateriale. The article aims to contribute to the reconstruction of the conceptual paradigm that was created by the interpreters of Holy Scripture and Christian writers through the dematerialization and introjection of Jerusalem, understood both as a physical city and as a heavenly city. Therefore the essay retraces the texts of numerous authors, from Cassiodorus to Augustine, from John Chrysostom to Nicholas of Osimo and John Bunyans. That conceptual paradigm was used to erudite Christian consciences between the Early Middle Ages and the Early Modern Age, transposing the physicality of the place where Christianity took shape into a place of interiority, dilating its semantics, making it a symbol and thus allowing its material and immaterial replicability.File | Dimensione | Formato | |
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