Introduzione. L’influenza dei contesti familiari e scolastici sugli esiti di apprendimento è ampiamente documentata. Il modello di Bronfenbrenner (1978) suggerisce di studiare gli effetti esercitati dalle pratiche di alfabetizzazione in ambito familiare e scolastico in stretta interazione tra loro. Sebbene sia riconosciuto l’effetto negativo delle situazioni di svantaggio socio-culturale ed economico degli studenti sul rendimento accademico, poco indagata è la capacità delle istituzioni scolastiche di agire in modo equilibrante, riuscendo a controbilanciare l’effetto predittivo di iniquità esercitato dalle caratteristiche socio-culturale ed economiche di partenza. Obiettivi e metodi. Il presente studio longitudinale si propone di indagare gli effetti delle diverse esperienze del bambino in ambito familiare e scolastico sulle abilità di alfabetizzazione emergente. 193 bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia, periodo di transizione verso l’istruzione formalizzata, hanno svolto compiti di consapevolezza fonologica, notazionale e narrative ad inizio e fine anno scolastico. Il livello di istruzione dei genitori e la home literacy sono stati rilevati tramite un questionario ai genitori. Risultati. Il campione è stato suddiviso in tre gruppi (alto-medio-basso) per la variabile “livello di istruzione genitoriale” e in due gruppi (alto-basso) per la variabile “home literacy”. Dai GLMs emerge che il livello di istruzione genitoriale predice significativamente le competenze di alfabetizzazione rilevate a inizio anno. Particolarmente forte è l’effetto del contesto familiare svantaggiato nel predire basse performance. A fine anno scolastico le abilità fonologiche e notazionali dei bambini risultano significativamente migliorate, soprattutto per coloro i cui genitori hanno un livello di istruzione medio. Tale miglioramento non si registra per le abilità narrative per le quali interviene la home literacy come variabile moderatrice. Conclusioni. La scolarizzazione può agire in maniera differenziata sulle abilità di alfabetizzazione emergente, incidendo in modo significativo sulla consapevolezza fonologica e notazione. Le competenze narrative risultano maggiormente legate alle esperienze familiari. Future ricerche contribuiranno a comprendere l'alfabetizzazione emergente come un processo che vede una stretta interazione tra bambino e contesti di vita.
La scuola fa la differenza? L’influenza delle esperienze scolastiche e familiari sull’apprendimento della lingua scritta nello svantaggio socio culturale / Oriana Incognito; Giulia Vettori. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 0-1. (Intervento presentato al convegno XIII Convegno Nazionale SIPCO "Oltre le distanze. Le comunità tra separazione e solidarietà").
La scuola fa la differenza? L’influenza delle esperienze scolastiche e familiari sull’apprendimento della lingua scritta nello svantaggio socio culturale
Oriana Incognito
;Giulia Vettori
2021
Abstract
Introduzione. L’influenza dei contesti familiari e scolastici sugli esiti di apprendimento è ampiamente documentata. Il modello di Bronfenbrenner (1978) suggerisce di studiare gli effetti esercitati dalle pratiche di alfabetizzazione in ambito familiare e scolastico in stretta interazione tra loro. Sebbene sia riconosciuto l’effetto negativo delle situazioni di svantaggio socio-culturale ed economico degli studenti sul rendimento accademico, poco indagata è la capacità delle istituzioni scolastiche di agire in modo equilibrante, riuscendo a controbilanciare l’effetto predittivo di iniquità esercitato dalle caratteristiche socio-culturale ed economiche di partenza. Obiettivi e metodi. Il presente studio longitudinale si propone di indagare gli effetti delle diverse esperienze del bambino in ambito familiare e scolastico sulle abilità di alfabetizzazione emergente. 193 bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia, periodo di transizione verso l’istruzione formalizzata, hanno svolto compiti di consapevolezza fonologica, notazionale e narrative ad inizio e fine anno scolastico. Il livello di istruzione dei genitori e la home literacy sono stati rilevati tramite un questionario ai genitori. Risultati. Il campione è stato suddiviso in tre gruppi (alto-medio-basso) per la variabile “livello di istruzione genitoriale” e in due gruppi (alto-basso) per la variabile “home literacy”. Dai GLMs emerge che il livello di istruzione genitoriale predice significativamente le competenze di alfabetizzazione rilevate a inizio anno. Particolarmente forte è l’effetto del contesto familiare svantaggiato nel predire basse performance. A fine anno scolastico le abilità fonologiche e notazionali dei bambini risultano significativamente migliorate, soprattutto per coloro i cui genitori hanno un livello di istruzione medio. Tale miglioramento non si registra per le abilità narrative per le quali interviene la home literacy come variabile moderatrice. Conclusioni. La scolarizzazione può agire in maniera differenziata sulle abilità di alfabetizzazione emergente, incidendo in modo significativo sulla consapevolezza fonologica e notazione. Le competenze narrative risultano maggiormente legate alle esperienze familiari. Future ricerche contribuiranno a comprendere l'alfabetizzazione emergente come un processo che vede una stretta interazione tra bambino e contesti di vita.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.