Introduzione. L’utilità di sostenere i bambini nell’invenzione e nel racconto di storie è riconosciuta per i positivi risvolti nel favorire il senso di appartenenza e la partecipazione alla comunità di discorso, registrando un crescente interesse nel generare consapevolezza rispetto allo sviluppo del concetto di Sé e del senso di identità comunitaria nel bambino. Nel chiedere ai bambini di raccontare una storia si potrà riscontrare un ampio ventaglio di risposte: scegliere se far parte della storia in prima persona, se partecipare emotivamente mediante la voce dei personaggi e come organizzare gli eventi. Obiettivi e Metodi. Con questo studio ci siamo proposte di individuare le diverse posizioni che i bambini, impegnati nel compito di narrare, assumono nei confronti dei protagonisti da loro inventati, ovvero il livello di coinvolgimento identitario ed emotivo del narratore nel sistema narrativo. 159 bambini di scuola primaria hanno scritto una storia da loro inventata. Risultati. L’analisi di contenuto delle storie ha rivelato diverse modalità di partecipazione dei bambini alla loro produzione narrativa lungo un continuum, dall’assunzione di una posizione di Io narrante – chi narra è il protagonista, fino ad acquisire una gravità identitaria di Altro da Me – il bambino narra una voce a lui estranea, passando per una posizione intermedia in cui il narratore si appoggia ad un Alter Ego – mentre si parla di un Altro si parla anche di Sé. Alcuni bambini, nell’assumere le diverse posizioni emerse, fanno uso di un’identità singola (“sono andato”) oppure di gruppo (“io e la mia famiglia siamo partiti”). L’uso di termini riferiti a diversi stati psicologici dei personaggi si diversifica anche in relazione alle diverse posizioni assunte dal narratore. Conclusioni. La narrazione costituisce un contesto relazionale di tipo simbolico utile a comprendere la costruzione e lo sviluppo di dinamiche identitarie ed emotive in bambini di età scolare.

Parlare di sé, parlare dell’altro. Soggettività e alterità nelle narrazioni infantili / Giulia Vettori; Oriana Incognito. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 0-1. (Intervento presentato al convegno XIII Convegno Nazionale SIPCO "Oltre le distanze. Le comunità tra separazione e solidarietà").

Parlare di sé, parlare dell’altro. Soggettività e alterità nelle narrazioni infantili

Giulia Vettori
;
Oriana Incognito
2021

Abstract

Introduzione. L’utilità di sostenere i bambini nell’invenzione e nel racconto di storie è riconosciuta per i positivi risvolti nel favorire il senso di appartenenza e la partecipazione alla comunità di discorso, registrando un crescente interesse nel generare consapevolezza rispetto allo sviluppo del concetto di Sé e del senso di identità comunitaria nel bambino. Nel chiedere ai bambini di raccontare una storia si potrà riscontrare un ampio ventaglio di risposte: scegliere se far parte della storia in prima persona, se partecipare emotivamente mediante la voce dei personaggi e come organizzare gli eventi. Obiettivi e Metodi. Con questo studio ci siamo proposte di individuare le diverse posizioni che i bambini, impegnati nel compito di narrare, assumono nei confronti dei protagonisti da loro inventati, ovvero il livello di coinvolgimento identitario ed emotivo del narratore nel sistema narrativo. 159 bambini di scuola primaria hanno scritto una storia da loro inventata. Risultati. L’analisi di contenuto delle storie ha rivelato diverse modalità di partecipazione dei bambini alla loro produzione narrativa lungo un continuum, dall’assunzione di una posizione di Io narrante – chi narra è il protagonista, fino ad acquisire una gravità identitaria di Altro da Me – il bambino narra una voce a lui estranea, passando per una posizione intermedia in cui il narratore si appoggia ad un Alter Ego – mentre si parla di un Altro si parla anche di Sé. Alcuni bambini, nell’assumere le diverse posizioni emerse, fanno uso di un’identità singola (“sono andato”) oppure di gruppo (“io e la mia famiglia siamo partiti”). L’uso di termini riferiti a diversi stati psicologici dei personaggi si diversifica anche in relazione alle diverse posizioni assunte dal narratore. Conclusioni. La narrazione costituisce un contesto relazionale di tipo simbolico utile a comprendere la costruzione e lo sviluppo di dinamiche identitarie ed emotive in bambini di età scolare.
2021
XIII Convegno Nazionale SIPCO
XIII Convegno Nazionale SIPCO "Oltre le distanze. Le comunità tra separazione e solidarietà"
Giulia Vettori; Oriana Incognito
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1242752
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact