SAN VENANZIO: DAL RILIEVO DIGITALE ALLA STRUTTURAZIONE DELLA VISITA NELLA RICOSTRUZIONE VIRTUALE DELLA TRIBUNA GOTICA

Le architetture sono sempre soggette a trasformazioni nel tempo. Quando un edifi cio storico viene visto da un turista o da un visitatore occasionale, appare come un manufatto completo e defi nitivo, mostrando le sue caratteristiche principali come un chiaro esempio di uno stile o di una fase artistica. Questa interpretazione può rivelarsi per lo più una semplifi cazione, mentre l’edifi cio è spesso il risultato di un ampio insieme di interventi nel tempo, dove l’uomo ha aggiunto, demolito, sostituito, riparato, cambiato l’aspetto di quel manufatto. È il caso di un gran numero di architetture principali e secondarie, cambiate secondo il mutare delle esigenze e dei gusti. Così è avvenuto a Fabriano nella chiesa di San Venanzio, che è stata oggetto di una signifi cativa trasformazione degli interni dell’abside nel corso del XVII secolo, con la demolizione delle cappelle e la loro sostituzione con un più ampio spazio unitario dietro l’altare maggiore. La lettura e comprensione nel presente degli affreschi che costitui vano la decorazione di quelle cappelle, a seguito della loro parziale o totale cancellazione, risulta molto complessa e necessita di appropriati strumenti per essere attuata, perfezionava e successivamente divulgata. Una operazione di ricostruzione virtuale, a partire dal contesto attuale, risulta di certo non semplice, richiedendo un significativo sforzo di astrazione e di elaborazione concettuale. Nel 2020, un team del Dipartimento di Architettura (DIDA) e del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze, ha iniziato accurate ricerche nel tentativo di produrre la ricostruzione virtuale dell’aspetto originale dell’abside, con il completamento/integrazione di tutte le parti degli affreschi medievali. La