Nell’ultima fase della sua vita, e principalmente nelle due conferenze, la riflessione di Weber assume come centro tematico la questione del senso della vita nelle condizioni della tarda modernità. Si tratta di una domanda che origina direttamente dalla Zeitdiagnose weberiana: l’intreccio fra il «possente cosmo dell’ordinamento economico moderno» con la sua «strapotente forza coercitiva» e l’organizzazione burocratica che lavora alla costruzione della «gabbia di quella servitù del futuro nella quale forse un giorno gli uomini saranno costretti ad ubbidire impotenti, come i fellah nello stato dell’antico Egitto» . La risposta che Weber mette a punto nelle due conferenze punta tutte le sue carte sull’etica e sulla politica come dimensione privilegiata dell’impegno etico. Si tratta di una soluzione che matura in un confronto serrato con le questioni metafisiche ultime e che mobilita alcuni dei dispositivi categoriali più sofisticati messi a punto nella grande impresa comparativa di L’etica economica delle religioni universali: senso (Sinn), significato (Bedeutung), immagini del mondo (Weltbilder), ordinamenti di vita (Lebensordnungen), sublimazione (Sublimierung), etica dell’intenzione (Gesinnungsethik), etica del risultato (Erfolgsethik). Per comprendere fino in fondo gli argomenti weberiani a sostegno del rapporto fra etica e politica come chance per conferire un senso alla vita nel suo insieme è necessario mettere a fuoco l’immagine del mondo di Weber – la specifica alchimia fra significato e risorse di senso che la definisce – e, in particolare, alcuni dei suoi assunti cognitivi più caratteristici come l’irrazionalità etica del mondo, il politeismo dei valori e l’assenza di Dio.
Politica, senso della vita e immagini del mondo in Max Weber / Dimitri D'Andrea. - STAMPA. - (2021), pp. 7-32.
Politica, senso della vita e immagini del mondo in Max Weber
Dimitri D'Andrea
2021
Abstract
Nell’ultima fase della sua vita, e principalmente nelle due conferenze, la riflessione di Weber assume come centro tematico la questione del senso della vita nelle condizioni della tarda modernità. Si tratta di una domanda che origina direttamente dalla Zeitdiagnose weberiana: l’intreccio fra il «possente cosmo dell’ordinamento economico moderno» con la sua «strapotente forza coercitiva» e l’organizzazione burocratica che lavora alla costruzione della «gabbia di quella servitù del futuro nella quale forse un giorno gli uomini saranno costretti ad ubbidire impotenti, come i fellah nello stato dell’antico Egitto» . La risposta che Weber mette a punto nelle due conferenze punta tutte le sue carte sull’etica e sulla politica come dimensione privilegiata dell’impegno etico. Si tratta di una soluzione che matura in un confronto serrato con le questioni metafisiche ultime e che mobilita alcuni dei dispositivi categoriali più sofisticati messi a punto nella grande impresa comparativa di L’etica economica delle religioni universali: senso (Sinn), significato (Bedeutung), immagini del mondo (Weltbilder), ordinamenti di vita (Lebensordnungen), sublimazione (Sublimierung), etica dell’intenzione (Gesinnungsethik), etica del risultato (Erfolgsethik). Per comprendere fino in fondo gli argomenti weberiani a sostegno del rapporto fra etica e politica come chance per conferire un senso alla vita nel suo insieme è necessario mettere a fuoco l’immagine del mondo di Weber – la specifica alchimia fra significato e risorse di senso che la definisce – e, in particolare, alcuni dei suoi assunti cognitivi più caratteristici come l’irrazionalità etica del mondo, il politeismo dei valori e l’assenza di Dio.File | Dimensione | Formato | |
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