Nei primi decenni postunitari maturò una piena e più diffusa consapevolezza dell’esistenza di varietà geografiche dell’italiano, anche se allora queste erano considerate per lo più come uno scorretto miscuglio di lingua letteraria e dialetto e come un grave ostacolo all’unificazione linguistica della nazione. In particolare nella scuola ci si rese conto della rilevanza del fenomeno e si cercò di trovare una soluzione al “problema” dell’italiano regionale, tanto che diversi insegnanti si impegnarono in prima persona nella realizzazione di appositi manualetti volti a far notare e correggere i regionalismi più ricorrenti nelle varie parti d’Italia. Il presente volume propone una prima visione d’insieme di questa particolare produzione manualistica otto-novecentesca, interessante anche per rendersi conto dell’effettiva realtà linguistica dell’Italia nei primi tempi della sua unità e per documentare le singole varietà regionali. La seconda parte del volume è dedicata a un’opera che s’inserisce nel medesimo filone, anche se ha carattere peculiare, la «Pratica della grammatica per le scuole elementari del circondario di Pistoia» (1887): una finestra spalancata sull’italiano popolare di una provincia toscana di fine Ottocento. In the first post-unification decades there matured a full and more widespread awareness of the existence of geographical varieties of Italian, even though at the time these were mostly regarded as an incorrect mixture of literary language and dialect and as a serious obstacle to the linguistic unification of the nation. In schools in particular, there was a realization of the significance of the phenomenon and an attempt was made to find a solution to the “problem” of regional Italian, so much so that several teachers became personally involved in the production of special handbooks aimed at pointing out and correcting the most recurrent regionalisms in the various parts of Italy. This volume offers an initial overview of this particular nineteenth- and twentieth-century manualistic production, which is also interesting for realizing the actual linguistic reality of Italy in the early days of its unification and for documenting individual regional varieties. The second part of the volume is devoted to a work that fits into the same vein, although it has a peculiar character, the “Pratica della grammatica per le scuole elementari del circondario di Pistoia” (1887): a wide-open window on the popular Italian of a Tuscan province at the end of the 19th century.

«Quella specie di lingua letteraria provincialesca». Sui manualetti postunitari per la correzione dei regionalismi / Antonio Vinciguerra. - STAMPA. - (2021).

«Quella specie di lingua letteraria provincialesca». Sui manualetti postunitari per la correzione dei regionalismi

Antonio Vinciguerra
2021

Abstract

Nei primi decenni postunitari maturò una piena e più diffusa consapevolezza dell’esistenza di varietà geografiche dell’italiano, anche se allora queste erano considerate per lo più come uno scorretto miscuglio di lingua letteraria e dialetto e come un grave ostacolo all’unificazione linguistica della nazione. In particolare nella scuola ci si rese conto della rilevanza del fenomeno e si cercò di trovare una soluzione al “problema” dell’italiano regionale, tanto che diversi insegnanti si impegnarono in prima persona nella realizzazione di appositi manualetti volti a far notare e correggere i regionalismi più ricorrenti nelle varie parti d’Italia. Il presente volume propone una prima visione d’insieme di questa particolare produzione manualistica otto-novecentesca, interessante anche per rendersi conto dell’effettiva realtà linguistica dell’Italia nei primi tempi della sua unità e per documentare le singole varietà regionali. La seconda parte del volume è dedicata a un’opera che s’inserisce nel medesimo filone, anche se ha carattere peculiare, la «Pratica della grammatica per le scuole elementari del circondario di Pistoia» (1887): una finestra spalancata sull’italiano popolare di una provincia toscana di fine Ottocento. In the first post-unification decades there matured a full and more widespread awareness of the existence of geographical varieties of Italian, even though at the time these were mostly regarded as an incorrect mixture of literary language and dialect and as a serious obstacle to the linguistic unification of the nation. In schools in particular, there was a realization of the significance of the phenomenon and an attempt was made to find a solution to the “problem” of regional Italian, so much so that several teachers became personally involved in the production of special handbooks aimed at pointing out and correcting the most recurrent regionalisms in the various parts of Italy. This volume offers an initial overview of this particular nineteenth- and twentieth-century manualistic production, which is also interesting for realizing the actual linguistic reality of Italy in the early days of its unification and for documenting individual regional varieties. The second part of the volume is devoted to a work that fits into the same vein, although it has a peculiar character, the “Pratica della grammatica per le scuole elementari del circondario di Pistoia” (1887): a wide-open window on the popular Italian of a Tuscan province at the end of the 19th century.
2021
978-88-6032-626-3
Antonio Vinciguerra
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