Anche in Toscana, dove il repertorio com’è noto non conosce fratture “tra lingua e dialetto”, si assiste sempre più spesso a una rappresentazione “pubblica” della specificità linguistica locale, che, per la particolare continuità del repertorio, avviene selezionando tratti caratterizzati da una sensibile distanza con lo “standard”. A partire da questo, il contributo si interroga sulle funzioni a cui è possibile ricondurre l’ostensione della riconoscibilità linguistica, individuando due prospettive fondamentali. Da un lato la proposta dei tratti devianti dall’italiano sembra riconducibile alla funzione del dialetto come codice dell’immediatezza, che, in Toscana come altrove, è riconosciuta al codice storicamente protagonista della dimensione dell’oralità; dall’altro la selezione dei “dialettalismi” serve a promuovere un senso di identificazione fondato sulla percepita connessione tra elementi differenziali e un pregresso contesto socio-ambientale. Questa diversa funzione porta con sé la canonizzazione di tratti caratterizzati da una diversa vitalità nelle comunità di riferimento. Le testimonianze prese in considerazione sono rappresentative di diverse tipologie di lingue esposte: pubblicità (“strictu sensu” e istituzionali), scritte murali, locandine di fogli “vernacolari”, pagine Facebook (con loro ricadute su oggettistica varia). Le aree di provenienza delle testimonianze sono Firenze e Livorno. Even in Tuscany, there is increasingly a "public" representation of local linguistic specificity, which, due to the particular continuity of the repertoire, takes place by selecting traits characterized by a sensitive distance with the "standard". Starting from this, the paper focuses on the functions to which the ostension of linguistic recognition can be traced. In this way, two fundamental perspectives are identified. On the one hand, the proposal of the traits deviating from Italian reflects the function of the dialect as a code of immediacy, which, in Tuscany as elsewhere, is recognized to the code historically protagonist of the dimension of orality; on the other hand, the selection of "dialectisms" serves to promote a sense of identification based on the perceived connection between “dialect” and a previous socio-environmental context. The canonization of traits characterized by a different vitality in the reference communities depends on this different function. The testimonies taken into account are representative of different types of Linguistic Lanscape: advertising, wall writings, "vernacular posters", Facebook pages. The areas of origin of the testimonies are Florence and Leghorn.
"Ganzi" o residuali? Esibire la dialettalità nella Toscana "senza dialetto" / Binazzi. - STAMPA. - (2021), pp. 131-152.
"Ganzi" o residuali? Esibire la dialettalità nella Toscana "senza dialetto"
Binazzi
2021
Abstract
Anche in Toscana, dove il repertorio com’è noto non conosce fratture “tra lingua e dialetto”, si assiste sempre più spesso a una rappresentazione “pubblica” della specificità linguistica locale, che, per la particolare continuità del repertorio, avviene selezionando tratti caratterizzati da una sensibile distanza con lo “standard”. A partire da questo, il contributo si interroga sulle funzioni a cui è possibile ricondurre l’ostensione della riconoscibilità linguistica, individuando due prospettive fondamentali. Da un lato la proposta dei tratti devianti dall’italiano sembra riconducibile alla funzione del dialetto come codice dell’immediatezza, che, in Toscana come altrove, è riconosciuta al codice storicamente protagonista della dimensione dell’oralità; dall’altro la selezione dei “dialettalismi” serve a promuovere un senso di identificazione fondato sulla percepita connessione tra elementi differenziali e un pregresso contesto socio-ambientale. Questa diversa funzione porta con sé la canonizzazione di tratti caratterizzati da una diversa vitalità nelle comunità di riferimento. Le testimonianze prese in considerazione sono rappresentative di diverse tipologie di lingue esposte: pubblicità (“strictu sensu” e istituzionali), scritte murali, locandine di fogli “vernacolari”, pagine Facebook (con loro ricadute su oggettistica varia). Le aree di provenienza delle testimonianze sono Firenze e Livorno. Even in Tuscany, there is increasingly a "public" representation of local linguistic specificity, which, due to the particular continuity of the repertoire, takes place by selecting traits characterized by a sensitive distance with the "standard". Starting from this, the paper focuses on the functions to which the ostension of linguistic recognition can be traced. In this way, two fundamental perspectives are identified. On the one hand, the proposal of the traits deviating from Italian reflects the function of the dialect as a code of immediacy, which, in Tuscany as elsewhere, is recognized to the code historically protagonist of the dimension of orality; on the other hand, the selection of "dialectisms" serves to promote a sense of identification based on the perceived connection between “dialect” and a previous socio-environmental context. The canonization of traits characterized by a different vitality in the reference communities depends on this different function. The testimonies taken into account are representative of different types of Linguistic Lanscape: advertising, wall writings, "vernacular posters", Facebook pages. The areas of origin of the testimonies are Florence and Leghorn.File | Dimensione | Formato | |
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