La tradizione ballettistica del Teatro alla Scala cerca di rinnovarsi, grazie alla linea perseguita da molti dei suoi ballerini e direttori. L'allestimento dell'opera inedita di Fokin, specificatamente prodotta per il Teatro alla Scala, riporta l'avanguardia dei Ballets Russes sulle scene italiane e apre il repertorio scaligero a nuove prospettive. Un evento clamoroso, per la produzione nel ventennio fascista, troppo presto dimenticato e poco studiato, ma che fu determinante per l'innesco di un nuovo modo di intendere il balletto all'interno della produzione del maggiore teatro italiano.

Michail Fokin e “L’amore delle tre melarance” (1936) / PAGNINI CATERINA. - STAMPA. - (2021), pp. 225-240.

Michail Fokin e “L’amore delle tre melarance” (1936)

PAGNINI CATERINA
2021

Abstract

La tradizione ballettistica del Teatro alla Scala cerca di rinnovarsi, grazie alla linea perseguita da molti dei suoi ballerini e direttori. L'allestimento dell'opera inedita di Fokin, specificatamente prodotta per il Teatro alla Scala, riporta l'avanguardia dei Ballets Russes sulle scene italiane e apre il repertorio scaligero a nuove prospettive. Un evento clamoroso, per la produzione nel ventennio fascista, troppo presto dimenticato e poco studiato, ma che fu determinante per l'innesco di un nuovo modo di intendere il balletto all'interno della produzione del maggiore teatro italiano.
2021
978-88-32066-55-5
Futuro retrospettivo: conservatorismo e innovazione nell’opera di Carlo Gozzi
225
240
PAGNINI CATERINA
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