(Far) fare cose (migliori) con le parole

Una delle notizie a mio avviso imprecise, se non completamente false, degli ultimi anni, è che le immagini avrebbero soppiantato la lingua scritta. In fondo, si sa, a picture is worth a thousand words. Tuttavia, quando un’immagine mal ponderata produce un disastro comunicativo, e chi lavora nell’ambito del marketing lo sa bene, ecco che la situazione viene solitamente risolta non tramite un’altra immagine, ma con le parole: fiumi di parole, per l’esattezza. Possiamo pensare di poterne fare a meno, possiamo paventare, o celebrare, a seconda dei punti di vista, il superamento della centralità della parola, ma in mille situazioni ci accorgiamo di quanto questa affermazione non corrisponda alla realtà. Siamo esseri umani anche, o forse soprattutto, perché parliamo; c’è voluto un lungo cammino evolutivo per arrivare a questo risultato , e non c’è davvero motivo per rinunciare al verbo in senso etimologico, che contribuisce alla modellizzazione del nostro pensiero. Chi scrive e parla bene ha pensieri più nitidi, più ordinati, più organizzati. Chi si esprime meglio pensa meglio, e non solo viceversa.