La fine della rete elitaria, vista come frontiera virtuale i cui pochi utenti erano delle specie di pionieri, o meglio, cowboy del cyberspazio , ha portato a molte trasformazioni nel modo di comunicare online. Questo è diventato evidente soprattutto grazie all’ampia diffusione dei social network che, in forme prototipiche e ancora non definite come oggi, esistevano sin dalla fine degli anni Settanta . Da quando la rete è di (quasi) tutti, sono emersi i limiti dei modi precedenti di descriverla : la rete come contenitore, quindi neutra rispetto al contenuto, superata ben presto dagli studi della scuola di McLuhan; la rete come uno dei “nuovi media”, fondamentalmente l’ennesimo mezzo di comunicazione di massa; la rete come strumento, il cui buon uso dipenderebbe soprattutto da competenze tecniche. Un po’ più soddisfacente è la metafora della rete come luogo, molto popolare ai tempi degli aggregati social come newsgroup, forum e chatline negli anni Novanta. Particolarmente interessante è l’idea che questi spazi virtuali siano come dei third places , luoghi dove le persone si recano nel tempo libero. “Il paragone del bar” è un pezzo che ha girato per decenni su newsgroup e forum italiani, che nel loro momento di massimo fulgore descriveva piuttosto bene la sensazione che i frequentatori avevano del loro spazio online (il pezzo è qui riprodotto senza correzioni).
Come ci si comporta e come si “parla” in rete / Vera Gheno. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 79-99.
Come ci si comporta e come si “parla” in rete
Vera Gheno
2018
Abstract
La fine della rete elitaria, vista come frontiera virtuale i cui pochi utenti erano delle specie di pionieri, o meglio, cowboy del cyberspazio , ha portato a molte trasformazioni nel modo di comunicare online. Questo è diventato evidente soprattutto grazie all’ampia diffusione dei social network che, in forme prototipiche e ancora non definite come oggi, esistevano sin dalla fine degli anni Settanta . Da quando la rete è di (quasi) tutti, sono emersi i limiti dei modi precedenti di descriverla : la rete come contenitore, quindi neutra rispetto al contenuto, superata ben presto dagli studi della scuola di McLuhan; la rete come uno dei “nuovi media”, fondamentalmente l’ennesimo mezzo di comunicazione di massa; la rete come strumento, il cui buon uso dipenderebbe soprattutto da competenze tecniche. Un po’ più soddisfacente è la metafora della rete come luogo, molto popolare ai tempi degli aggregati social come newsgroup, forum e chatline negli anni Novanta. Particolarmente interessante è l’idea che questi spazi virtuali siano come dei third places , luoghi dove le persone si recano nel tempo libero. “Il paragone del bar” è un pezzo che ha girato per decenni su newsgroup e forum italiani, che nel loro momento di massimo fulgore descriveva piuttosto bene la sensazione che i frequentatori avevano del loro spazio online (il pezzo è qui riprodotto senza correzioni).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.