La Sicilia rappresenta un punto centrale nell’area mediterranea, uno dei territori chiave dell’incontro fra le culture latina, bizantina e araba. La conquista normanna dell’isola non comportò un rifiuto delle civiltà precedenti, ma al contrario, i nuovi sovrani furono affascinati dalle variegate espressioni artistiche e architettoniche presente sull’isola. Il segno della coesistenza di diverse tradizioni appare evidente in molti edifici che mostrano i caratteri multiculturali prodotti dalle maestranze di diversa provenienza. I palazzi eretti tra il XI e il XII secolo dai sovrani normanni in Sicilia mostrano stringenti assonanze con alcuni complessi residenziali della riva sud del Mediterraneo, in particolare con le architetture d’epoca fatimide e ziride in Algeria, Ifriqiya ed Egitto. Paradossalmente, gli edifici normanni sono gli unici a fornire preziose indicazioni per comprendere meglio l’apporto della eredità islamica nello studio dei manufatti siciliani. Palermo, infatti, fu un vero e proprio laboratorio di idee che ripropose lo schema dei solatia, i cui modelli si rifanno direttamente agli impianti tipologici arabi delle dinastie Omayyadi, Abbasidi e Fatimidi, a loro volta elaborati attraverso gli scambi culturali con il mondo bizantino, sassanide e mesopotamico.
Giardini e palazzi normanni in Sicilia (XI-XII secolo) / Lamia Hadda. - STAMPA. - (2022), pp. 217-228.
Giardini e palazzi normanni in Sicilia (XI-XII secolo)
Lamia Hadda
2022
Abstract
La Sicilia rappresenta un punto centrale nell’area mediterranea, uno dei territori chiave dell’incontro fra le culture latina, bizantina e araba. La conquista normanna dell’isola non comportò un rifiuto delle civiltà precedenti, ma al contrario, i nuovi sovrani furono affascinati dalle variegate espressioni artistiche e architettoniche presente sull’isola. Il segno della coesistenza di diverse tradizioni appare evidente in molti edifici che mostrano i caratteri multiculturali prodotti dalle maestranze di diversa provenienza. I palazzi eretti tra il XI e il XII secolo dai sovrani normanni in Sicilia mostrano stringenti assonanze con alcuni complessi residenziali della riva sud del Mediterraneo, in particolare con le architetture d’epoca fatimide e ziride in Algeria, Ifriqiya ed Egitto. Paradossalmente, gli edifici normanni sono gli unici a fornire preziose indicazioni per comprendere meglio l’apporto della eredità islamica nello studio dei manufatti siciliani. Palermo, infatti, fu un vero e proprio laboratorio di idee che ripropose lo schema dei solatia, i cui modelli si rifanno direttamente agli impianti tipologici arabi delle dinastie Omayyadi, Abbasidi e Fatimidi, a loro volta elaborati attraverso gli scambi culturali con il mondo bizantino, sassanide e mesopotamico.File | Dimensione | Formato | |
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