La seconda metà del XVII secolo rappresenta l’ideale data di inizio del fenomeno del Grand Tour, quale movimento di un cospicuo numero di eruditi e studiosi di diverse discipline verso l’Italia, alla ricerca di una educazione specifica e di un’esperienza odeporica universale, condivisa e multiforme, possibile da vivere soltanto nella penisola italiana, che era stata sede della grande civiltà romana. Tale fenomeno ebbe la sua massima espressione nel XVIII secolo per il numero di persone che arrivarono, in Italia, da sole o in gruppo e per la cospicua produzione documentaria delle proprie esperienze di viaggio . I rendiconti personali prodotti da questi viaggiatori, non di frequente, sono rintracciabili negli archivi che, come risaputo, sono custodi gelosi e severi, ma quando si riescono a individuare le chiavi d’accesso giuste, i preziosi tesori documentari che questi conservano e che dai più – spesso - sono dimenticati, tornano a rivivere e a raccontare le loro storie di viaggio, così come dimostra il caso di studio relativo a Georg Christoph Martini.
Dalla Turingia alla Toscana: i viaggi di Georg Christoph Martini / Annantonia Martorano. - STAMPA. - (2022), pp. 85-99.
Dalla Turingia alla Toscana: i viaggi di Georg Christoph Martini
Annantonia Martorano
2022
Abstract
La seconda metà del XVII secolo rappresenta l’ideale data di inizio del fenomeno del Grand Tour, quale movimento di un cospicuo numero di eruditi e studiosi di diverse discipline verso l’Italia, alla ricerca di una educazione specifica e di un’esperienza odeporica universale, condivisa e multiforme, possibile da vivere soltanto nella penisola italiana, che era stata sede della grande civiltà romana. Tale fenomeno ebbe la sua massima espressione nel XVIII secolo per il numero di persone che arrivarono, in Italia, da sole o in gruppo e per la cospicua produzione documentaria delle proprie esperienze di viaggio . I rendiconti personali prodotti da questi viaggiatori, non di frequente, sono rintracciabili negli archivi che, come risaputo, sono custodi gelosi e severi, ma quando si riescono a individuare le chiavi d’accesso giuste, i preziosi tesori documentari che questi conservano e che dai più – spesso - sono dimenticati, tornano a rivivere e a raccontare le loro storie di viaggio, così come dimostra il caso di studio relativo a Georg Christoph Martini.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.