Panormita in versi e in prosa. La rinascita dell'elegia nel Quattrocento

L'elegia del Panormita a Giovanni Lamola (qui pubblicata, con traduzione e commento, dal codice Vat. lat. 3273, autografo del Panormita, dove è copiata in calce al testo properziano) fu accompagnata nell'invio da una lettera che ne rappresenta l'antitetico pendant autobiografico: alla 'recusatio' e alla fedeltà a una vita d'amore, proclamata nella poesia in adesione ai modelli elegiaci classici, e in particolare a quel Properzio nei confronti del quale già la collocazione del carme a Lamola indica un atteggiamento emulativo, corrisponde nella lettera la decisa opzione per una vita qualificata come virtuosa e gloriosa, ma che appare soprattutto relativa alla possibilità di una sistemazione dignitosa presso la corte di Filippo Maria Visconti. La lettera svela così la dimensione assolutamente letteraria del testo poetico. L'elegia è esaminata nei suoi aspetti letterari e messa in relazione con la tradizione classica e con la coeva produzione volgare.