La ricerca di forme di produzione e di consumo sempre più sostenibili sta sollecitando la filiera vitivinicola verso modelli produttivi ispirati ai principi dell’economia circolare, coniugando gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale a quelli di elevazione del reddito delle imprese. Tali attuali opportunità di sviluppo debbono essere lette considerando come dal secondo dopoguerra ad oggi in tutti i paesi con le economie più avanzate gli obiettivi di crescita economica sono stati sempre più relazionati alla elevazione del benessere personale: nelle prospettive di crescente longevità, le persone hanno maturato una sempre più profonda convinzione che lo “star bene” dipende non solo dalle ricchezze individuali, ma anche dalla propria integrità fisica. Secondo tale visione è crescente l’attenzione che le persone riservano agli stili di vita praticati e alla qualità dei beni utilizzati, non accontentandosi più di evitare ciò che può essere nocivo, ma ricercando sempre di più ciò che può contribuire a stare meglio. A partire dagli anni Novanta tale visione del benessere è andata sempre più legandosi ai beni di consumo dedicati alla cura fisica della persona e, in particolare, ai prodotti dedicati alla cosmesi. Analogamente, a quanto accaduto per i prodotti biologici del comparto alimentare, i consumatori hanno espresso una preferenza crescente per i prodotti così detti “naturali”, sollecitando l’industria cosmetica e la comunità scientifica a cercare delle alternative al prodotto di sintesi, riscoprendo ciò che già esiste in natura e ciò che l’agricoltura può offrire nelle forme ambientalmente più sostenibili. Nel progetto Uva Pretiosa queste tendenze sono state puntualmente esaminate, soprattutto in considerazione delle opportunità che si vengono a creare con lo sviluppo di un mercato dell’olio di vinaccioli di origine agricola. Inserito nel quadro complessivo di una filiera vitivinicola orientata verso modelli di economia circolare, lo studio che presentiamo con tale articolo riguarda la formulazione di soluzioni tecniche che una impresa vitivinicola classica può adottare qualora voglia inserire nel proprio ordinamento la produzione di olio di vinaccioli. Le tecniche di problem solving formulate sono pertinenti anche alla sostenibilità economica dell’intera operazione, nelle prospettive di impiego del prodotto sia per fini alimentari che per la cura della persona.

L'olio di vinaccioli e la filiera vitivinicola: soluzioni tecniche ed opportunità di mercato / Silvio Menghini, Giovanna Fia, Bruno Fabbri, Veronica Alampi Sottini, Claudio Gori. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 1-8.

L'olio di vinaccioli e la filiera vitivinicola: soluzioni tecniche ed opportunità di mercato

Silvio Menghini;Giovanna Fia
;
Bruno Fabbri;Veronica Alampi Sottini;
2022

Abstract

La ricerca di forme di produzione e di consumo sempre più sostenibili sta sollecitando la filiera vitivinicola verso modelli produttivi ispirati ai principi dell’economia circolare, coniugando gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale a quelli di elevazione del reddito delle imprese. Tali attuali opportunità di sviluppo debbono essere lette considerando come dal secondo dopoguerra ad oggi in tutti i paesi con le economie più avanzate gli obiettivi di crescita economica sono stati sempre più relazionati alla elevazione del benessere personale: nelle prospettive di crescente longevità, le persone hanno maturato una sempre più profonda convinzione che lo “star bene” dipende non solo dalle ricchezze individuali, ma anche dalla propria integrità fisica. Secondo tale visione è crescente l’attenzione che le persone riservano agli stili di vita praticati e alla qualità dei beni utilizzati, non accontentandosi più di evitare ciò che può essere nocivo, ma ricercando sempre di più ciò che può contribuire a stare meglio. A partire dagli anni Novanta tale visione del benessere è andata sempre più legandosi ai beni di consumo dedicati alla cura fisica della persona e, in particolare, ai prodotti dedicati alla cosmesi. Analogamente, a quanto accaduto per i prodotti biologici del comparto alimentare, i consumatori hanno espresso una preferenza crescente per i prodotti così detti “naturali”, sollecitando l’industria cosmetica e la comunità scientifica a cercare delle alternative al prodotto di sintesi, riscoprendo ciò che già esiste in natura e ciò che l’agricoltura può offrire nelle forme ambientalmente più sostenibili. Nel progetto Uva Pretiosa queste tendenze sono state puntualmente esaminate, soprattutto in considerazione delle opportunità che si vengono a creare con lo sviluppo di un mercato dell’olio di vinaccioli di origine agricola. Inserito nel quadro complessivo di una filiera vitivinicola orientata verso modelli di economia circolare, lo studio che presentiamo con tale articolo riguarda la formulazione di soluzioni tecniche che una impresa vitivinicola classica può adottare qualora voglia inserire nel proprio ordinamento la produzione di olio di vinaccioli. Le tecniche di problem solving formulate sono pertinenti anche alla sostenibilità economica dell’intera operazione, nelle prospettive di impiego del prodotto sia per fini alimentari che per la cura della persona.
2022
1
8
Silvio Menghini, Giovanna Fia, Bruno Fabbri, Veronica Alampi Sottini, Claudio Gori
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