Stiamo assistendo, nell’ultimo decennio e a livello nazionale e internazionale, a una vera e propria Ravaisson-renaissance. Sulla scia della recente e assai forte ripresa d’interesse per la questione dell’abitudine, nozione genuinamente interdisciplinare le cui radici affondano in Aristotele e i cui esiti ultimi si spingono sino alle più avanguardistiche neuroscienze e scienze cognitive, il piccolo mémoire ravaissoniano del 1838 dedicato all’habitude torna al centro delle attenzioni degli studiosi. Segno inequivocabile ne è, ad esempio, la prima traduzione inglese del testo, appena del 2008 e a cura di Clare Carlisle e di Mark Sinclair, che ha dato avvio al moltiplicarsi in ambito anglosassone di studi e indagini sulla filosofia spiritualista francese della prima metà del diciannovesimo secolo. Il testo ravaissoniano ha il merito di ancorare la questione dell’abitudine a una vertiginosa riflessione di tenore ontologico e di trattenere insieme, originalmente, i due opposti versanti lungo i quali si era tradizionalmente snodata la riflessione occidentale su questo concetto, cioè l’abitudine come disposizione attiva e l’abitudine come meccanismo inerte e mera ripetizione. L’analisi di Ravaisson si spinge sino a interrogare la fonte comune di libertà e necessità, vita e inerzia mortifera, ricettività e spontaneità, restituendoci una vivida immagine dell’habitude come giano bifronte, sulla soglia – sempre reversibile – di attività e passività. Inoltre, ad esempio attraverso la discussione del concetto di “grazia”, il testo sull’habitude offre affascinanti agganci per un’analisi declinata in senso spiccatamente estetico, ancora largamente da svolgere, così come da svolgere, più in generale, è un’indagine approfondita sul portato per l’estetica della nozione di abitudine. Proprio ciò si è proposta di fare, originalmente, questa nuova curatela de De l’habitude di Félix Ravaisson all’interno della Collana di Estetica di Morcelliana.
"La bellezza è un’abitudine: Ravaisson e l’estetica" / Mariagrazia Portera. - STAMPA. - (2022), pp. 5-49.
"La bellezza è un’abitudine: Ravaisson e l’estetica"
Mariagrazia Portera
2022
Abstract
Stiamo assistendo, nell’ultimo decennio e a livello nazionale e internazionale, a una vera e propria Ravaisson-renaissance. Sulla scia della recente e assai forte ripresa d’interesse per la questione dell’abitudine, nozione genuinamente interdisciplinare le cui radici affondano in Aristotele e i cui esiti ultimi si spingono sino alle più avanguardistiche neuroscienze e scienze cognitive, il piccolo mémoire ravaissoniano del 1838 dedicato all’habitude torna al centro delle attenzioni degli studiosi. Segno inequivocabile ne è, ad esempio, la prima traduzione inglese del testo, appena del 2008 e a cura di Clare Carlisle e di Mark Sinclair, che ha dato avvio al moltiplicarsi in ambito anglosassone di studi e indagini sulla filosofia spiritualista francese della prima metà del diciannovesimo secolo. Il testo ravaissoniano ha il merito di ancorare la questione dell’abitudine a una vertiginosa riflessione di tenore ontologico e di trattenere insieme, originalmente, i due opposti versanti lungo i quali si era tradizionalmente snodata la riflessione occidentale su questo concetto, cioè l’abitudine come disposizione attiva e l’abitudine come meccanismo inerte e mera ripetizione. L’analisi di Ravaisson si spinge sino a interrogare la fonte comune di libertà e necessità, vita e inerzia mortifera, ricettività e spontaneità, restituendoci una vivida immagine dell’habitude come giano bifronte, sulla soglia – sempre reversibile – di attività e passività. Inoltre, ad esempio attraverso la discussione del concetto di “grazia”, il testo sull’habitude offre affascinanti agganci per un’analisi declinata in senso spiccatamente estetico, ancora largamente da svolgere, così come da svolgere, più in generale, è un’indagine approfondita sul portato per l’estetica della nozione di abitudine. Proprio ciò si è proposta di fare, originalmente, questa nuova curatela de De l’habitude di Félix Ravaisson all’interno della Collana di Estetica di Morcelliana.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.