Il saggio, a partire dalle posizioni della Lega eucaristica (associazione fondata dai carmelitani scalzi di Milano alla fine dell'Ottocento e poi diffusasi a livello nazionale) di fronte all'impresa di Gabriele D'Annunzio a Fiume, prende in esame le accezioni di "sacrificio" nel discorso cattolico del primo dopoguerra e nella "mistica della patria" di Gabriele D'Annunzio. Mette in evidenza convergenze e divergenze delle due accezioni, ma anche l'ambiguità delle elaborazioni al riguardo della Lega eucaristica che se inizialmente contesta l'accezione dannunziana di "sacrificio", perché riconducibile ad una forma di paganesimo, successivamente mostra maggiore indulgenza, in evidente rapporto con le concessioni e i riconoscimenti fatti dal Vate alla Chiesa cattolica a Fiume (sul piano rituale e simbolico ma anche finanziario). Sottolinea l'incidenza, in questo mutamento di atteggiamento, della percezione della Lega eucaristica che le relazioni stabilite da D'Annunzio con la Chiesa cattolica a Fiume sembravano prefigurare un modello di stato cattolico, sia pure da emendare in quanto aveva di "pagano". Si prendono inoltre in esame, in questo contesto, le relazioni tra D'Annunzio e Celso Costantini, nella sua veste di Amministratore Apostolico di Fiume. The essay, starting from the positions of the Eucharistic League (an association founded by the Discalced Carmelites of Milan at the end of the 19th century and then spread nationwide) in the face of Gabriele D'Annunzio's venture in Fiume, examines the meanings of "sacrifice" in the Catholic discourse of the first post-war period and in Gabriele D'Annunzio's "mysticism of the homeland". It underlines the incidence, in this change of attitude, of the perception of the Eucharistic League that the relations established by D'Annunzio with the Catholic Church in Fiume seemed to prefigure a model of a Catholic state, albeit one to be amended insofar as it was 'pagan'. The relations between D'Annunzio and Celso Costantini, in his role as Apostolic Administrator of Fiume, are also examined in this context.
"Vero" e "falso" sacrificio. "L'Aurora del SS. Sacramento" e la "mistica della patria" di D'Annunzio a Fiume (1919-1920) / Maria Paiano,. - STAMPA. - (2022), pp. 123-148.
"Vero" e "falso" sacrificio. "L'Aurora del SS. Sacramento" e la "mistica della patria" di D'Annunzio a Fiume (1919-1920)
Maria Paiano
2022
Abstract
Il saggio, a partire dalle posizioni della Lega eucaristica (associazione fondata dai carmelitani scalzi di Milano alla fine dell'Ottocento e poi diffusasi a livello nazionale) di fronte all'impresa di Gabriele D'Annunzio a Fiume, prende in esame le accezioni di "sacrificio" nel discorso cattolico del primo dopoguerra e nella "mistica della patria" di Gabriele D'Annunzio. Mette in evidenza convergenze e divergenze delle due accezioni, ma anche l'ambiguità delle elaborazioni al riguardo della Lega eucaristica che se inizialmente contesta l'accezione dannunziana di "sacrificio", perché riconducibile ad una forma di paganesimo, successivamente mostra maggiore indulgenza, in evidente rapporto con le concessioni e i riconoscimenti fatti dal Vate alla Chiesa cattolica a Fiume (sul piano rituale e simbolico ma anche finanziario). Sottolinea l'incidenza, in questo mutamento di atteggiamento, della percezione della Lega eucaristica che le relazioni stabilite da D'Annunzio con la Chiesa cattolica a Fiume sembravano prefigurare un modello di stato cattolico, sia pure da emendare in quanto aveva di "pagano". Si prendono inoltre in esame, in questo contesto, le relazioni tra D'Annunzio e Celso Costantini, nella sua veste di Amministratore Apostolico di Fiume. The essay, starting from the positions of the Eucharistic League (an association founded by the Discalced Carmelites of Milan at the end of the 19th century and then spread nationwide) in the face of Gabriele D'Annunzio's venture in Fiume, examines the meanings of "sacrifice" in the Catholic discourse of the first post-war period and in Gabriele D'Annunzio's "mysticism of the homeland". It underlines the incidence, in this change of attitude, of the perception of the Eucharistic League that the relations established by D'Annunzio with the Catholic Church in Fiume seemed to prefigure a model of a Catholic state, albeit one to be amended insofar as it was 'pagan'. The relations between D'Annunzio and Celso Costantini, in his role as Apostolic Administrator of Fiume, are also examined in this context.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.