Il patteggiamento tra prassi e principi costituzionali

Il “patteggiamento” è in buona misura forgiato dalla prassi applicativa recepita dalla Cassazione. Accade, così, che il “diritto vivente” non imbrigliato dal “diritto vigente”, tenda a svilupparsi in contrasto con i principi sovraordinati. L’ assenza di una puntuale disciplina del rito negoziale si risolve nell’omesso esercizio di un’insostituibile funzione del legislatore: il bilanciamento tra principi, inteso ad evitare il sacrificio dell’uno rispetto all’altro. La prassi risulta così asservita alle istanze sottese al canone della durata ragionevole del processo e le persegue a discapito di altre, provviste di pari copertura costituzionale. A farne le spese è il sindacato giurisdizionale che arretra, specularmente al gigantismo di accusa e difesa.