Estorsione (art. 629 c.p.)

Insieme alla rapina, l’estorsione rappresenta il principale delitto patrimoniale violento contemplato dal codice penale italiano, ed anche il più severamente sanzionato (pur se con minime differenze rispetto alla rapina) ad eccezione del sequestro a scopo di estorsione. Il carattere plurioffensivo del delitto de quo, unitamente al suo poter ledere qualunque tipologia di rapporto patrimoniale, gli conferisce difatti un’innegabile centralità nella prassi applicativa, nella quale peraltro sono ricorrenti fattispecie concrete che pongono problematiche di differenziazione rispetto – prima ancora che alla rapina – a taluni altri reati, in primis quelli di truffa (nella variante aggravata ex art. 640, 2° comma, n. 2) e violenza privata. A tal proposito, senz’altro degno di approfondimento è l’orientamento giurisprudenziale tendente a “svalutare” la connotazione patrimoniale del delitto in commento, privilegiandone la componente lesiva della libertà d’agire del soggetto passivo, correlata alla coazione derivante dalla condotta violenza o minacciosa