La rapina è senz’altro il modello “archetipico” di delitto patrimoniale violento, incentrato, a differenza dell’attiguo reato di estorsione, sulle medesime opzioni di tipicità adottate per il furto, con l’aggiunta del requisito differenziale della violenza personale e della minaccia. È pertanto reato di aggressione unilaterale, richiedente la sottrazione alla vittima con susseguente impossessamento da parte dell’autore di una cosa mobile altrui, unito al dolo specifico consistente nella finalità di profitto. Vanno peraltro sottolineate, oltre ad una tendenza giurisprudenziale alla “depatrimonializzazione” del delitto, analoga a quella caratterizzante la prassi applicativa in materia di estorsione, le numerose circostanze aggravanti, così come i molteplici inasprimenti sanzionatori, operati dal legislatore italiano negli ultimi anni: interventi legislativi senz’altro caratterizzati da una sorta di matrice “populistica”, mirante a soddisfare esigenze emozionali, più che razionali, di tranquillizzazione dell’opinione pubblica a fronte di fenomeni criminosi, come la rapina, in realtà in calo costante da svariati anni, ma di recente sempre più al centro dell’attenzione dei media
Rapina (art. 628 c.p.) / Francesco Macri. - STAMPA. - (2022), pp. 6950-6987.
Rapina (art. 628 c.p.)
Francesco Macri
2022
Abstract
La rapina è senz’altro il modello “archetipico” di delitto patrimoniale violento, incentrato, a differenza dell’attiguo reato di estorsione, sulle medesime opzioni di tipicità adottate per il furto, con l’aggiunta del requisito differenziale della violenza personale e della minaccia. È pertanto reato di aggressione unilaterale, richiedente la sottrazione alla vittima con susseguente impossessamento da parte dell’autore di una cosa mobile altrui, unito al dolo specifico consistente nella finalità di profitto. Vanno peraltro sottolineate, oltre ad una tendenza giurisprudenziale alla “depatrimonializzazione” del delitto, analoga a quella caratterizzante la prassi applicativa in materia di estorsione, le numerose circostanze aggravanti, così come i molteplici inasprimenti sanzionatori, operati dal legislatore italiano negli ultimi anni: interventi legislativi senz’altro caratterizzati da una sorta di matrice “populistica”, mirante a soddisfare esigenze emozionali, più che razionali, di tranquillizzazione dell’opinione pubblica a fronte di fenomeni criminosi, come la rapina, in realtà in calo costante da svariati anni, ma di recente sempre più al centro dell’attenzione dei mediaI documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.