La complessa organizzazione che caratterizza il processo nel nostro ordinamento prevede, oltre a soggetti la cui presenza è indefettibile (ad es. nel processo penale il giudice, il pubblico ministero, il difensore ecc.), anche altri soggetti la cui collaborazione è spesso richiesta ai fini del corretto svolgimento del procedimento. Sussiste quindi un forte interesse dell’ordinamento a che tali collaboratori, solitamente designati come ‘ausiliari giudiziari’, svolgano regolarmente e correttamente la loro funzione. Il codice penale ha perciò predisposto una norma, l’art. 366 c.p., rivolta a garantire non tanto il genuino esercizio delle funzioni ‘ausiliarie’ (cui sono dedicate altre incriminazioni, ad es. artt. 372 e 373 c.p.), quanto piuttosto che le stesse vengano regolarmente assunte dai soggetti a ciò tenuti
Rifiuto di uffici legalmente dovuti (art. 366 c.p.) / Francesco Macri. - STAMPA. - (2022), pp. 2311-2323.
Rifiuto di uffici legalmente dovuti (art. 366 c.p.)
Francesco Macri
2022
Abstract
La complessa organizzazione che caratterizza il processo nel nostro ordinamento prevede, oltre a soggetti la cui presenza è indefettibile (ad es. nel processo penale il giudice, il pubblico ministero, il difensore ecc.), anche altri soggetti la cui collaborazione è spesso richiesta ai fini del corretto svolgimento del procedimento. Sussiste quindi un forte interesse dell’ordinamento a che tali collaboratori, solitamente designati come ‘ausiliari giudiziari’, svolgano regolarmente e correttamente la loro funzione. Il codice penale ha perciò predisposto una norma, l’art. 366 c.p., rivolta a garantire non tanto il genuino esercizio delle funzioni ‘ausiliarie’ (cui sono dedicate altre incriminazioni, ad es. artt. 372 e 373 c.p.), quanto piuttosto che le stesse vengano regolarmente assunte dai soggetti a ciò tenutiI documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.