In questo capitolo confronto la filosofia della tecnologia di Andrew Feenberg con quella del filosofo di origine coreana Byung-Chul Han, per mostrare che le loro diagnosi sullo stato sociale e politico contemporaneo dello sviluppo tecnologico, così come le loro prognosi su come affrontarlo, differiscono radicalmente. Sostengo che questa differenza radicale si basa su: (i) due valutazioni diverse della modernità e, in particolare, due diverse interpretazioni sia del pensiero di Martin Heidegger sia di quello di Michel Foucault; (ii) un approccio anti-essenzialista alla tecnologia da parte di Feenberg e un approccio essenzialista/riduzionistico da parte di Han; (iii) due interpretazioni differenti di Internet e della tecnologia dell'informazione. Il mio obiettivo è dimostrare che la riflessione di Feenberg rappresenta un'analisi più solida e dettagliata del fenomeno tecnologico, sia dal punto di vista delle sue limitazioni sia delle sue potenzialità, nonché un correttivo critico al radicalismo di Han, per quanto riguarda la possibilità di delineare in maniera realistica interventi politici futuri. In this chapter I will compare Andrew Feenberg’s philosophy of technology with that of the Korean-born philosopher Byung-Chul Han to show that their diagnoses about the contemporary social and political status of technological development, as well as their prognoses about how to deal with it, differ radically. I argue that this radical difference is based on: (i) two different evaluations of modernity and, in particular, two different appraisals of both Martin Heidegger’s and Michel Foucault’s thought; (ii) an anti-essentialist stance about technology on Feenberg’s part, and an essentialist/reductive appraisal of technology on Han’s part; (iii) two different accounts of the Internet and of information technology. My aim is to show that Feenberg’s reflection represents a more solid and detailed analysis of the phenomenon of technology, from the point of view of its limitations and its potentials, as well as a critical corrective to Han’s radicalism, as far as outlining the realistic possibility for future political interventions.
Beyond Efficiency: Comparing Andrew Feenberg's and Byung-Chul Han's Philosophy of Technology / Federica Buongiorno. - STAMPA. - (2022), pp. 181-197.
Beyond Efficiency: Comparing Andrew Feenberg's and Byung-Chul Han's Philosophy of Technology
Federica Buongiorno
2022
Abstract
In questo capitolo confronto la filosofia della tecnologia di Andrew Feenberg con quella del filosofo di origine coreana Byung-Chul Han, per mostrare che le loro diagnosi sullo stato sociale e politico contemporaneo dello sviluppo tecnologico, così come le loro prognosi su come affrontarlo, differiscono radicalmente. Sostengo che questa differenza radicale si basa su: (i) due valutazioni diverse della modernità e, in particolare, due diverse interpretazioni sia del pensiero di Martin Heidegger sia di quello di Michel Foucault; (ii) un approccio anti-essenzialista alla tecnologia da parte di Feenberg e un approccio essenzialista/riduzionistico da parte di Han; (iii) due interpretazioni differenti di Internet e della tecnologia dell'informazione. Il mio obiettivo è dimostrare che la riflessione di Feenberg rappresenta un'analisi più solida e dettagliata del fenomeno tecnologico, sia dal punto di vista delle sue limitazioni sia delle sue potenzialità, nonché un correttivo critico al radicalismo di Han, per quanto riguarda la possibilità di delineare in maniera realistica interventi politici futuri. In this chapter I will compare Andrew Feenberg’s philosophy of technology with that of the Korean-born philosopher Byung-Chul Han to show that their diagnoses about the contemporary social and political status of technological development, as well as their prognoses about how to deal with it, differ radically. I argue that this radical difference is based on: (i) two different evaluations of modernity and, in particular, two different appraisals of both Martin Heidegger’s and Michel Foucault’s thought; (ii) an anti-essentialist stance about technology on Feenberg’s part, and an essentialist/reductive appraisal of technology on Han’s part; (iii) two different accounts of the Internet and of information technology. My aim is to show that Feenberg’s reflection represents a more solid and detailed analysis of the phenomenon of technology, from the point of view of its limitations and its potentials, as well as a critical corrective to Han’s radicalism, as far as outlining the realistic possibility for future political interventions.File | Dimensione | Formato | |
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