Filosofia e prospettivismo metodologico

Che cos’è la filosofia? Si può rispondere a questa domanda in modo astratto e formale, facendo appello a quella disciplina speciale chiamata meta-filosofia. Questo libro prende tuttavia una strada diversa, che consiste non tanto nel cercare di definire che cos’è la filosofia quanto nel mostrare che cosa significhi fare filosofia, fedeli al motto kantiano secondo cui non si può imparare la filosofia: si può solo imparare a filosofare. Il rimando agli stili, ai metodi e agli orientamenti per mezzo dei quali la filosofia contemporanea si è realizzata rimanda quindi alla pratica del filosofare. Ogni pratica corrisponde a una parola: trascendentalismo, fenomenologia, esplicazione e ricostruzione razionale, costruttivismo, intuizione, pragmatismo, filosofia sperimentale, scienze cognitive, indicazione, semiotica, ermeneutica, archeologia, genealogia, processualità, dialettica, decostruzione, rappresentazione perspicua. La scommessa del libro consiste nel far emergere le somiglianze di famiglia, più che gli aspetti o le proprietà comuni, dei vari stili filosofici. La rete di connessioni e differenze tra prospettive teoriche apparentemente incomunicabili vengono così riconosciute come esempi di una stessa comune attività.