Il saggio indaga il significato, le radici e le molte articolazioni del tentativo hobbesiano di critica e di destituzione dell'autorità profetica, condannata come perniciosa fonte di sedizione civile. Si argomenta che tale critica presuppone, in primo luogo, la comprensione delle radici naturali del profetismo come attitudine antropologica; e in secondo luogo, il chiarimento del nesso tra profetismo 'soprannaturale' (l'annuncio delle leggi divine da parte di un profeta a un popolo) e obbedienza politica, nei due casi - solo apparentemente eterogenei - della religione civile pagana e della profetologia biblica. Questo quadro lascia emergere, secondo Frilli, la struttura a scatole cinesi propria del capolavoro politico hobbesiano: se a un primo livello Hobbes pare intenzionato a criticare il profetismo sedizioso appoggiandosi all'autentico profetismo biblico, riconquistato a partire da un'interpretazione della Scrittura come ammestramento all'ubbidienza civile, a un livello più profondo il pensatore inglese mette in questione la possibilità della profezia in quanto tale, e intende porre le basi - con un atteggiamento che prepara il terreno alla critica illuministica della religione - per una religione politica libera da ogni rivelazione profetica.
La critica della profezia nel Leviathan di Thomas Hobbes / Guido Frilli. - STAMPA. - (2022), pp. 75-94.
La critica della profezia nel Leviathan di Thomas Hobbes
Guido Frilli
2022
Abstract
Il saggio indaga il significato, le radici e le molte articolazioni del tentativo hobbesiano di critica e di destituzione dell'autorità profetica, condannata come perniciosa fonte di sedizione civile. Si argomenta che tale critica presuppone, in primo luogo, la comprensione delle radici naturali del profetismo come attitudine antropologica; e in secondo luogo, il chiarimento del nesso tra profetismo 'soprannaturale' (l'annuncio delle leggi divine da parte di un profeta a un popolo) e obbedienza politica, nei due casi - solo apparentemente eterogenei - della religione civile pagana e della profetologia biblica. Questo quadro lascia emergere, secondo Frilli, la struttura a scatole cinesi propria del capolavoro politico hobbesiano: se a un primo livello Hobbes pare intenzionato a criticare il profetismo sedizioso appoggiandosi all'autentico profetismo biblico, riconquistato a partire da un'interpretazione della Scrittura come ammestramento all'ubbidienza civile, a un livello più profondo il pensatore inglese mette in questione la possibilità della profezia in quanto tale, e intende porre le basi - con un atteggiamento che prepara il terreno alla critica illuministica della religione - per una religione politica libera da ogni rivelazione profetica.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.