Consumo e nazionalismo. Una riflessione sulla Turchia

Nel XX secolo i governi di molte nuove nazioni, tra cui la Turchia, hanno cercato di accelerare, attraverso attive politiche di consumo, la modernizzazione, di stimolare la trasformazione sociale, accelerare l’omogeneizzazione culturale. Sfruttare la potenzialità delle pratiche consumistiche di livellare gusto, cultura, classe, interessi, ha permesso loro di favorire la formazione di nuove gerarchie sociali e il rafforzamento dei sentimenti di orgoglio, di appartenenza e di solidarietà nazionali. Il presente contributo vuole illustrare, partendo da questi presupposti, innanzitutto come le strategie discorsive e politiche adottate nei primi decenni del XX secolo per stimolare il consumo dei beni prodotti dall’economia nazionale abbiano accelerato la specifica costruzione ideologica della nazione turca e facilitato l’assunzione dell’obiettivo della modernizzazione come un vincolo unificante. Nella seconda parte del lavoro invece si indagano la trasformazione dei valori e significati delle pratiche consumistiche a partire dagli anni ‘80, in seguito all’integrazione del paese con il mercato neoliberista globale.