Le migrazioni dei popoli barbarici, la loro formazione e struttura sociale, l’esistenza di una specifica identità culturale e l’interazione con il popolamento locale sono temi fra i più controversi della storia medievale europea. Alla ricerca di approcci innovativi, la terza edizione degli Incontri per l’Archeologia barbarica ha presentato una cospicua serie di dati paleogenetici e isotopici da necropoli longobarde di Rep. Ceca, Ungheria e Italia. Un progetto di ricerca internazionale ha ottenuto le prime sequenze dell’intero genoma antico (63 individui), integrato dal DNA mitocondriale e dagli isotopi stabili su mobilità e dieta. Altri progetti interdisciplinari di ampio respiro si incentrano su sistematiche analisi isotopiche di intere estese necropoli. Il quadro delle indagini genetiche e isotopiche disponibili sul Barbaricum conferma potenzialità dei metodi e dinamiche coerenti ad ampio raggio. Sorprendenti sono i risultati, che permettono di supportare il percorso migratorio di individui con ascendenza genetica centro-nord europea dalla Pannonia all’Italia attribuito dai testi scritti ai Longobardi. Emerge con forza l’importanza delle relazioni biologiche nella struttura sociale di queste comunità, assai mobili, composte da due principali gruppi genetici: ad essi corrisponde una specificità culturale e una diversa rilevanza sociale e accesso alle risorse; si suppone ampia mobilità femminile per esogamia. Nuovi ‘dirompenti’ dati per una rilettura di vecchi temi, ora di nuovo attuali in vista di una rinnovata conoscenza.

Ancient mitochondrial and nuclear DNA in the International Research Project / Stefania Vai, Alessandra Modi, Chiara Vergata, Elena Pilli, Martina Lari, David Caramelli.. - STAMPA. - (2019), pp. 19-27.

Ancient mitochondrial and nuclear DNA in the International Research Project

Stefania Vai
;
Chiara Vergata;Elena Pilli;Martina Lari;David Caramelli.
2019

Abstract

Le migrazioni dei popoli barbarici, la loro formazione e struttura sociale, l’esistenza di una specifica identità culturale e l’interazione con il popolamento locale sono temi fra i più controversi della storia medievale europea. Alla ricerca di approcci innovativi, la terza edizione degli Incontri per l’Archeologia barbarica ha presentato una cospicua serie di dati paleogenetici e isotopici da necropoli longobarde di Rep. Ceca, Ungheria e Italia. Un progetto di ricerca internazionale ha ottenuto le prime sequenze dell’intero genoma antico (63 individui), integrato dal DNA mitocondriale e dagli isotopi stabili su mobilità e dieta. Altri progetti interdisciplinari di ampio respiro si incentrano su sistematiche analisi isotopiche di intere estese necropoli. Il quadro delle indagini genetiche e isotopiche disponibili sul Barbaricum conferma potenzialità dei metodi e dinamiche coerenti ad ampio raggio. Sorprendenti sono i risultati, che permettono di supportare il percorso migratorio di individui con ascendenza genetica centro-nord europea dalla Pannonia all’Italia attribuito dai testi scritti ai Longobardi. Emerge con forza l’importanza delle relazioni biologiche nella struttura sociale di queste comunità, assai mobili, composte da due principali gruppi genetici: ad essi corrisponde una specificità culturale e una diversa rilevanza sociale e accesso alle risorse; si suppone ampia mobilità femminile per esogamia. Nuovi ‘dirompenti’ dati per una rilettura di vecchi temi, ora di nuovo attuali in vista di una rinnovata conoscenza.
2019
9788899547363
Migrazioni, clan, culture: archeologia, genetica e isotopi stabili.
19
27
Stefania Vai, Alessandra Modi, Chiara Vergata, Elena Pilli, Martina Lari, David Caramelli.
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