La necessità di dare riposo alle salme e di conoscere luogo e modalità in tale riposo, qualunque essi siano, è un archetipo culturale che travalica i confini dell’Occidente ed attraversa la gran parte delle culture presenti e passate del pianeta. Le possibilità tecniche di identificazione, attraverso sempre più sofisticate analisi genetiche a partire da reperti biologici anche esigui e la triangolazione dei dati con quelli dei grandi database biometrici, unite ad un numero sempre tristemente crescente di corpi senza nome disseminati sulle rotte migratorie verso l’Europa che attraversano il Mar Mediterraneo, portano l’attenzione dei giuristi ad interrogarsi in primis sulle modalità di identificazione e sull’utilizzo di dati personalissimi post-mortem, ovvero di individui impossibilitati ad esprimere alcun tipo di consenso, e, quindi, sull’esistenza di un vero e proprio diritto ad essere identificati e sepolti degnamente da parte dell’individuo o dei familiari. A partire dalle esperienze di alcuni Paesi del Mediterraneo e del confine tra Stati Uniti e Messico, il contributo si propone di definire, in chiave comparata, il perimetro di un campo di ricerca sul delicato equilibrio tra protezione dei dati sensibili, diritto di accesso ai dati, diritto all’identificazione e diritto a conoscere il destino dei propri cari come “pilastro della protezione dovuta alle persone scomparse ed ai loro familiari”, come si legge nel Progress Report of the Human Rights Council Advisory Committee on best practices on the issues of missing persons del 2010. Giving rest to the corpses and knowing the place and modality in this rest, whatever they are, is a cultural archetype that goes beyond the borders of the West and characterizes most of the present and past cultures of the planet. The technical possibilities of identification, through sophisticated genetic analyses, starting from poor biological finds and the data triangulation with large biometric databases, combined with an ever sadly growing number of unnamed bodies on the migratory routes to Europe, lead jurists to question the use of personal post-mortem data for identification purpose. Can the right to be identified and buried worthily be listed among the fundamental rights? Building on the experiences of a number of Mediterranean countries and the border between the United States and Mexico, the essay aims to define, in a comparative perspective, the delicate balance between the protection of sensitive data, right to identification and right to know the fate of loved ones as a "pillar of protection due to missing persons and their families", as stated in the Progress Report of the Human Rights Council Advisory Committee on best practices on the issues of missing persons of 2010.

Le sfide dell'utilizzo dei dati personali post-mortem per l'identificazione dei migranti senza nome deceduti durante il viaggio. Riflessioni su privacy, database genetici, dignità, diritti all'identificazione e diritto a conoscere la sorte dei propri cari a partire dalle esperienze degli Stati del Mediterraneo centrale / Federico Veronica. - STAMPA. - (2022), pp. 245-268.

Le sfide dell'utilizzo dei dati personali post-mortem per l'identificazione dei migranti senza nome deceduti durante il viaggio. Riflessioni su privacy, database genetici, dignità, diritti all'identificazione e diritto a conoscere la sorte dei propri cari a partire dalle esperienze degli Stati del Mediterraneo centrale

Federico Veronica
2022

Abstract

La necessità di dare riposo alle salme e di conoscere luogo e modalità in tale riposo, qualunque essi siano, è un archetipo culturale che travalica i confini dell’Occidente ed attraversa la gran parte delle culture presenti e passate del pianeta. Le possibilità tecniche di identificazione, attraverso sempre più sofisticate analisi genetiche a partire da reperti biologici anche esigui e la triangolazione dei dati con quelli dei grandi database biometrici, unite ad un numero sempre tristemente crescente di corpi senza nome disseminati sulle rotte migratorie verso l’Europa che attraversano il Mar Mediterraneo, portano l’attenzione dei giuristi ad interrogarsi in primis sulle modalità di identificazione e sull’utilizzo di dati personalissimi post-mortem, ovvero di individui impossibilitati ad esprimere alcun tipo di consenso, e, quindi, sull’esistenza di un vero e proprio diritto ad essere identificati e sepolti degnamente da parte dell’individuo o dei familiari. A partire dalle esperienze di alcuni Paesi del Mediterraneo e del confine tra Stati Uniti e Messico, il contributo si propone di definire, in chiave comparata, il perimetro di un campo di ricerca sul delicato equilibrio tra protezione dei dati sensibili, diritto di accesso ai dati, diritto all’identificazione e diritto a conoscere il destino dei propri cari come “pilastro della protezione dovuta alle persone scomparse ed ai loro familiari”, come si legge nel Progress Report of the Human Rights Council Advisory Committee on best practices on the issues of missing persons del 2010. Giving rest to the corpses and knowing the place and modality in this rest, whatever they are, is a cultural archetype that goes beyond the borders of the West and characterizes most of the present and past cultures of the planet. The technical possibilities of identification, through sophisticated genetic analyses, starting from poor biological finds and the data triangulation with large biometric databases, combined with an ever sadly growing number of unnamed bodies on the migratory routes to Europe, lead jurists to question the use of personal post-mortem data for identification purpose. Can the right to be identified and buried worthily be listed among the fundamental rights? Building on the experiences of a number of Mediterranean countries and the border between the United States and Mexico, the essay aims to define, in a comparative perspective, the delicate balance between the protection of sensitive data, right to identification and right to know the fate of loved ones as a "pillar of protection due to missing persons and their families", as stated in the Progress Report of the Human Rights Council Advisory Committee on best practices on the issues of missing persons of 2010.
2022
978-88-495-4948-5
Protezione dei dati personali e nuove tecnologie. Ricerca interdisciplinare sulle tecniche di profilazione e sulle loro conseguenze giuridiche
245
268
Federico Veronica
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