Saggio in volume; Il saggio si propone di riflettere sulla conservazione attiva e inventiva dei complessi archeologici integrati in un paesaggio rurale e sulla loro possibile coltivazione, intesa in una accezione semantica più ampia e volutamente progettuale. Quali sono le potenzialità per la riscoperta e la reinvenzione di questa particolare categoria di spazi aperti, che possiamo definire isole temporali nel sistema paesaggistico circostante e che permettono di accedere allo spessore storico dei luoghi, sperimentando dimensioni cronologiche diverse? E quali le visioni, le strategie e gli strumenti che è possibile adottare per una loro reinterpretazione contemporanea innovativa e compatibile attraverso il progetto di paesaggio? Se l’ambito dell’archeologia urbana di norma si confronta con la stratificazione multipla delle città e con la loro complessità e diversità temporale, ricca di interazioni tra i differenti livelli insediativi ed indice di continuità di occupazione, un complesso archeologico collocato in un ambito rurale segue generalmente una sorte diversa. Nei paesaggi disegnati dall’agricoltura le diverse pratiche stagionali che accompagnano le coltivazioni vengono ciclicamente ripetute e periodicamente rinnovate e modificate, in un costante e progressivo adattamento alle necessità ambientali e/o economiche in trasformazione. Le strutture archeologiche integrate all’interno di questi paesaggi riconoscono un altro tipo di temporalità, non più legata a esigenze d’uso e contingenze funzionali, ma piuttosto influenzata dalle dinamiche naturali di alterazione dei materiali che le compongono e dalle sequenze dei differenti processi ecologici che si susseguono.
Coltivare i luoghi delle archeologie / Tessa Matteini. - STAMPA. - (2020), pp. 163-172.
Coltivare i luoghi delle archeologie
Tessa Matteini
2020
Abstract
Saggio in volume; Il saggio si propone di riflettere sulla conservazione attiva e inventiva dei complessi archeologici integrati in un paesaggio rurale e sulla loro possibile coltivazione, intesa in una accezione semantica più ampia e volutamente progettuale. Quali sono le potenzialità per la riscoperta e la reinvenzione di questa particolare categoria di spazi aperti, che possiamo definire isole temporali nel sistema paesaggistico circostante e che permettono di accedere allo spessore storico dei luoghi, sperimentando dimensioni cronologiche diverse? E quali le visioni, le strategie e gli strumenti che è possibile adottare per una loro reinterpretazione contemporanea innovativa e compatibile attraverso il progetto di paesaggio? Se l’ambito dell’archeologia urbana di norma si confronta con la stratificazione multipla delle città e con la loro complessità e diversità temporale, ricca di interazioni tra i differenti livelli insediativi ed indice di continuità di occupazione, un complesso archeologico collocato in un ambito rurale segue generalmente una sorte diversa. Nei paesaggi disegnati dall’agricoltura le diverse pratiche stagionali che accompagnano le coltivazioni vengono ciclicamente ripetute e periodicamente rinnovate e modificate, in un costante e progressivo adattamento alle necessità ambientali e/o economiche in trasformazione. Le strutture archeologiche integrate all’interno di questi paesaggi riconoscono un altro tipo di temporalità, non più legata a esigenze d’uso e contingenze funzionali, ma piuttosto influenzata dalle dinamiche naturali di alterazione dei materiali che le compongono e dalle sequenze dei differenti processi ecologici che si susseguono.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
LIBRO+VILLA+ADRIANA_compresso.pdf
accesso aperto
Descrizione: volume completo
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
9.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.22 MB | Adobe PDF | |
MATTEINI.pdf
accesso aperto
Descrizione: saggio
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
649.29 kB
Formato
Adobe PDF
|
649.29 kB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.