Il saggio analizza l’indirizzo purista e arcaizzante, severo e classicista, della grafica fiorentina tra Cinque e Seicento, indirizzo che è in linea con l'attitudine espressiva e il linguaggio semplice e chiaro di tutto un filone dell'arte fiorentina tra Quattrocento e Seicento. Si prendono in esame le tecniche, la pratica del disegno dal naturale e il proliferare di copie dai disegni di artisti del primo Cinquecento (in particolare Andrea del Sarto e Pontormo), sottolineando le caratteristiche comuni nei disegni della generazione di artisti che è protagonista della riforma pittorica (Santi di Tito, Poccetti, Boscoli, Jacopo da Empoli etc.). Caratteristiche che perdurano da una generazione all’altra nelle tecniche e negli assunti fino al Seicento inoltrato (Furini, Vannini, Dolci).
"Naturali" e copie. Note sul disegno a Firenze tra Cinque e Seicento / BARBOLANI DA MONTAUTO, MARIA NOVELLA. - STAMPA. - (2014), pp. 81-95.
"Naturali" e copie. Note sul disegno a Firenze tra Cinque e Seicento
BARBOLANI DA MONTAUTO, MARIA NOVELLA
2014
Abstract
Il saggio analizza l’indirizzo purista e arcaizzante, severo e classicista, della grafica fiorentina tra Cinque e Seicento, indirizzo che è in linea con l'attitudine espressiva e il linguaggio semplice e chiaro di tutto un filone dell'arte fiorentina tra Quattrocento e Seicento. Si prendono in esame le tecniche, la pratica del disegno dal naturale e il proliferare di copie dai disegni di artisti del primo Cinquecento (in particolare Andrea del Sarto e Pontormo), sottolineando le caratteristiche comuni nei disegni della generazione di artisti che è protagonista della riforma pittorica (Santi di Tito, Poccetti, Boscoli, Jacopo da Empoli etc.). Caratteristiche che perdurano da una generazione all’altra nelle tecniche e negli assunti fino al Seicento inoltrato (Furini, Vannini, Dolci).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.