Il 30 aprile 1992 alle ore sei del mattino i cittadini di Prijedor, Bosnia-Erzegovina furono improvvisamente catapultati in un vero e proprio incubo. L’SDS, il partito nazionalista serbo, annunciava attraverso la radio locale che si era vista costretta a prendere il controllo della città. Il nuovo Comitato di crisi avviò una violenta campagna militare e persecutoria a danno dei cittadini non serbi al fine di garantirsi l’egemonia sulla città. La tesi propone una ricostruzione puntuale delle vicende fattuali e politiche che trovano in quella giornata soltanto il momento più emblematico, ma che vengono analizzate nella loro evoluzione a partire dal 1990, ovvero dalle prime elezioni multipartitiche in Jugoslavia. L’autore ricostruisce la trasformazione del contesto politico, soffermandosi sulla nascita dei nuovi partiti nazionali, con particolare attenzione alla politica dell’SDS impegnata nella costruzione di una nuova entità statale da realizzarsi innanzitutto attraverso la modificazione della struttura etnico-nazionale tradizionale della società bosniaca e quindi nella creazione di una solida legittimità politica. È stato inoltre analizzato il ruolo dei media locali (“Kozarski Vjesnik” e “Radio Prijedor”), non semplicemente come strumenti di propaganda, ma nella loro relazione nel tempo con il potere politico. Ne emerge un’evoluzione non sempre lineare di questa politica, anche nei suoi tratti meno conosciuti riguardanti i numerosi conflitti interni al fronte serbo, erroneamente, considerato come un blocco monolitico sia prima della “presa del potere” che successivamente. Una ricostruzione cronologica che viene, sotto traccia, accompagnata dalla questione principale di fondo: come si è arrivati ad una violenza di tale intensità? Al medesimo quesito, tenta di rispondere anche l’ultimo capitolo dedicato ad un’analisi quantitativa e qualitativa delle violenze che hanno colpito la cittadina di Prijedor nel 1992. 30th April 1992, at 6 o’clock a.m. citizens from Prijedor, in Bosnia-Herzegovina were catapulted in a real nightmare. The SDS, the Serbian Democratic Party, announced on local radio that it might to take control on the city. The Local Crisis Staff started a violent armed campaign to the detriment of no-serb citizens to secure hegemony on the city. The PhD Thesis proposes precise reconstruction of factual and political events analysed in their evolution since 1990, i.e. since first multiparty elections in Yugoslavia. The author describes that transformation of political context, lingering on new nationalist parties. He particularly describes the building of a new Serbian State by SDS through the modification of ethnic demographic structure as well as the creation of a strong political legitimacy. The role of local media (“Kozarski Vjesnik” and “Radio Prijedor”) is not simply analised as propaganda tools, but also in their relation with the power through time. A no-linear evolution of SDS policy, above all for internal conflicts in the Serbian front, wrongly considered as a monolithic block before and after the local putsch. A chronological reconstruction that raises a issue: How was possible such intense mass violence? The last chapter tries to answer through a quantitative and qualitative of violences in Prijedor during 1992.

Etnonazionalismi, spostamenti forzati di popolazioni e pratiche genocidiarie. Il caso di Prijedor in Bosnia-Erzegovina (1990-1995) / Simone Malavolti. - (2023).

Etnonazionalismi, spostamenti forzati di popolazioni e pratiche genocidiarie. Il caso di Prijedor in Bosnia-Erzegovina (1990-1995)

Simone Malavolti
2023

Abstract

Il 30 aprile 1992 alle ore sei del mattino i cittadini di Prijedor, Bosnia-Erzegovina furono improvvisamente catapultati in un vero e proprio incubo. L’SDS, il partito nazionalista serbo, annunciava attraverso la radio locale che si era vista costretta a prendere il controllo della città. Il nuovo Comitato di crisi avviò una violenta campagna militare e persecutoria a danno dei cittadini non serbi al fine di garantirsi l’egemonia sulla città. La tesi propone una ricostruzione puntuale delle vicende fattuali e politiche che trovano in quella giornata soltanto il momento più emblematico, ma che vengono analizzate nella loro evoluzione a partire dal 1990, ovvero dalle prime elezioni multipartitiche in Jugoslavia. L’autore ricostruisce la trasformazione del contesto politico, soffermandosi sulla nascita dei nuovi partiti nazionali, con particolare attenzione alla politica dell’SDS impegnata nella costruzione di una nuova entità statale da realizzarsi innanzitutto attraverso la modificazione della struttura etnico-nazionale tradizionale della società bosniaca e quindi nella creazione di una solida legittimità politica. È stato inoltre analizzato il ruolo dei media locali (“Kozarski Vjesnik” e “Radio Prijedor”), non semplicemente come strumenti di propaganda, ma nella loro relazione nel tempo con il potere politico. Ne emerge un’evoluzione non sempre lineare di questa politica, anche nei suoi tratti meno conosciuti riguardanti i numerosi conflitti interni al fronte serbo, erroneamente, considerato come un blocco monolitico sia prima della “presa del potere” che successivamente. Una ricostruzione cronologica che viene, sotto traccia, accompagnata dalla questione principale di fondo: come si è arrivati ad una violenza di tale intensità? Al medesimo quesito, tenta di rispondere anche l’ultimo capitolo dedicato ad un’analisi quantitativa e qualitativa delle violenze che hanno colpito la cittadina di Prijedor nel 1992. 30th April 1992, at 6 o’clock a.m. citizens from Prijedor, in Bosnia-Herzegovina were catapulted in a real nightmare. The SDS, the Serbian Democratic Party, announced on local radio that it might to take control on the city. The Local Crisis Staff started a violent armed campaign to the detriment of no-serb citizens to secure hegemony on the city. The PhD Thesis proposes precise reconstruction of factual and political events analysed in their evolution since 1990, i.e. since first multiparty elections in Yugoslavia. The author describes that transformation of political context, lingering on new nationalist parties. He particularly describes the building of a new Serbian State by SDS through the modification of ethnic demographic structure as well as the creation of a strong political legitimacy. The role of local media (“Kozarski Vjesnik” and “Radio Prijedor”) is not simply analised as propaganda tools, but also in their relation with the power through time. A no-linear evolution of SDS policy, above all for internal conflicts in the Serbian front, wrongly considered as a monolithic block before and after the local putsch. A chronological reconstruction that raises a issue: How was possible such intense mass violence? The last chapter tries to answer through a quantitative and qualitative of violences in Prijedor during 1992.
2023
Simone Neri Serneri
ITALIA
Simone Malavolti
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