Proveremo ad aggirarci per gli spazi di uno strano museo immaginario. Attraverseremo, in rigorosa successione cronologica, le sale dedicate alla Memoria dei Grandi Filosofi della nostra tradizione. Non ci sarà ovviamente tempo per visitarle tutte, queste sale (e il sospetto, a dire il vero, è che i sotterranei contengano tesori altrettanto preziosi e pressoché ignoti perfino agli esperti). Sono in programma solo poche soste, davanti al ritratto di “classici” che del tema della memoria, dall’antichità all’età contemporanea, hanno fatto un elemento qualificante della loro visione del mondo (Platone, Agostino, Hegel). Questi Grandi, in una sorta di dialogo silente attraverso i secoli, hanno determinato in maniera essenziale il modo stesso in cui la nostra tradizione ha posto il tema della memoria in rapporto con quello della costruzione del canone, nonché delle istituzioni preposte nientemeno che all’edificazione dell’essere umano. In una parola: è il venerabile problema della Bildung. Almeno fino a un certo punto, il percorso mostra qualche brusca interruzione, ma è in grado di garantire una certa continuità. Le ultime sale, però, sono invece allestite in modo diverso: in esse non campeggiano più, nelle loro cornici trionfali, i ritratti dei Grandi. Non domina più l’anafora, ma semmai la metafora: il contenuto, ormai frammentario e disgregato vi appare infatti trasposto – più che semplicemente esposto. L’unicità della narrazione, come si sul dire, è venuta meno.

Quattro passi nel museo della memoria dei filosofi / Gianluca Garelli. - STAMPA. - (2023), pp. 73-86.

Quattro passi nel museo della memoria dei filosofi

Gianluca Garelli
2023

Abstract

Proveremo ad aggirarci per gli spazi di uno strano museo immaginario. Attraverseremo, in rigorosa successione cronologica, le sale dedicate alla Memoria dei Grandi Filosofi della nostra tradizione. Non ci sarà ovviamente tempo per visitarle tutte, queste sale (e il sospetto, a dire il vero, è che i sotterranei contengano tesori altrettanto preziosi e pressoché ignoti perfino agli esperti). Sono in programma solo poche soste, davanti al ritratto di “classici” che del tema della memoria, dall’antichità all’età contemporanea, hanno fatto un elemento qualificante della loro visione del mondo (Platone, Agostino, Hegel). Questi Grandi, in una sorta di dialogo silente attraverso i secoli, hanno determinato in maniera essenziale il modo stesso in cui la nostra tradizione ha posto il tema della memoria in rapporto con quello della costruzione del canone, nonché delle istituzioni preposte nientemeno che all’edificazione dell’essere umano. In una parola: è il venerabile problema della Bildung. Almeno fino a un certo punto, il percorso mostra qualche brusca interruzione, ma è in grado di garantire una certa continuità. Le ultime sale, però, sono invece allestite in modo diverso: in esse non campeggiano più, nelle loro cornici trionfali, i ritratti dei Grandi. Non domina più l’anafora, ma semmai la metafora: il contenuto, ormai frammentario e disgregato vi appare infatti trasposto – più che semplicemente esposto. L’unicità della narrazione, come si sul dire, è venuta meno.
2023
978-88-6026-336-0
Il dono di Mnemosine
73
86
Gianluca Garelli
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