Parma, 1628. La città intera si prepara per inaugurare il teatro Farnese e per coronare, attraverso il matrimonio del duca Odoardo e Margherita di Toscana, figlia di Cosimo II de’ Medici, un’alleanza politica auspicata da tempo. I fastosi festeggiamenti culminano nell’opera-torneo Mercurio e Marte; uno spettacolo composito dal forte valore simbolico in cui si fondono la tradizione cavalleresca, la passione cortigiana per le lettere e gli elementi sostanziali dell’intermezzo rinascimentale: danza, musica e meraviglia scenotecnica. La tesi si propone di ripercorrere e re-interpretare il processo di teorizzazione e sperimentazione che ha condotto alle innovazioni tecnologiche presenti in Mercurio e Marte, adottato come caso di studio. Nella necessità di sintetizzare un percorso intricato e sfaccettato, che include la ‘riscoperta umanistica dell’antico’, le pratiche romanze e le esperienze di architetti-ingegneri-scenografi di rilievo, lo sforzo costante è stato quello di assumere un punto di vista almeno parzialmente inedito. A partire da un approccio multidisciplinare, si è tentato di mettere in evidenza la disciplina scenotecnica tenendo conto della circolazione di uomini e di idee, dei circuiti di produzione e di disseminazione, di plurime prospettive. Tra i risultati conseguiti, un’antologia di documenti dedicati alle macchine sceniche. Come fine ultimo, la ricostruzione virtuale dell’ingegno del mare e la realizzazione di un prodotto audiovisivo: esempi di applicazione delle nuove tecnologie digitali alla storia dello spettacolo.
Drammaturgia di macchine per una storia multimediale dello spettacolo barocco. La scenotecnica al teatro Farnese di Parma (1628) / Benedetta Colasanti. - (2023).
Drammaturgia di macchine per una storia multimediale dello spettacolo barocco. La scenotecnica al teatro Farnese di Parma (1628)
Benedetta Colasanti
2023
Abstract
Parma, 1628. La città intera si prepara per inaugurare il teatro Farnese e per coronare, attraverso il matrimonio del duca Odoardo e Margherita di Toscana, figlia di Cosimo II de’ Medici, un’alleanza politica auspicata da tempo. I fastosi festeggiamenti culminano nell’opera-torneo Mercurio e Marte; uno spettacolo composito dal forte valore simbolico in cui si fondono la tradizione cavalleresca, la passione cortigiana per le lettere e gli elementi sostanziali dell’intermezzo rinascimentale: danza, musica e meraviglia scenotecnica. La tesi si propone di ripercorrere e re-interpretare il processo di teorizzazione e sperimentazione che ha condotto alle innovazioni tecnologiche presenti in Mercurio e Marte, adottato come caso di studio. Nella necessità di sintetizzare un percorso intricato e sfaccettato, che include la ‘riscoperta umanistica dell’antico’, le pratiche romanze e le esperienze di architetti-ingegneri-scenografi di rilievo, lo sforzo costante è stato quello di assumere un punto di vista almeno parzialmente inedito. A partire da un approccio multidisciplinare, si è tentato di mettere in evidenza la disciplina scenotecnica tenendo conto della circolazione di uomini e di idee, dei circuiti di produzione e di disseminazione, di plurime prospettive. Tra i risultati conseguiti, un’antologia di documenti dedicati alle macchine sceniche. Come fine ultimo, la ricostruzione virtuale dell’ingegno del mare e la realizzazione di un prodotto audiovisivo: esempi di applicazione delle nuove tecnologie digitali alla storia dello spettacolo.File | Dimensione | Formato | |
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